Shooting in Sarajevo
Presentazione del libro del fotografo Luigi Ottani curato da Roberta Biagiarelli, in presenza degli autori e del fotoreporter Mario Boccia che ha seguito i conflitti di dissoluzione della ex Jugoslavia
Il termine "shooting" in inglese indica sia l'azione di sparare che quella di scattare una fotografia. L’ispirazione per il libro di Luigi Ottani e Roberta Biagiarelli è stata proprio quella di fotografare la Sarajevo di oggi dagli stessi luoghi dai quali i cecchini sparavano sulla città e i suoi abitanti tra il 1992 e il 1996, inquadrandola però dall'obbiettivo di una fotocamera invece che da quello di un fucile di precisione.
L'incontro nasce dall'idea di mettere a confronto queste immagini con le fotografie di Mario Boccia, che a Sarajevo in quegli anni c'era, e che ha documentato da vicino i due aspetti della tragedia, prendendo i suoi scatti sia dalle postazioni dei cecchini sia dalle strade della città dove le persone venivano trasformate in bersagli.
Interventi di:
- Luigi Ottani, fotografo
- Roberta Biagiarelli, curatrice del libro
- Mario Boccia, fotogiornalista.
Coordina Tamara Cvetković, Iscos Emilia Romagna
INFO:
Istoreco Reggio Emilia