Tra sradicamenti e accoglienze: sguardi riflessi delle donne immigrate

Incontro con la sociologa Melita Richter, nell'ambito della sezione "Linguaggi" della trentunesima edizione del "Festival Oriente Occidente". Un incontro dedicato alle donne dell'Est europeo impiegate nell'ambito della cura

Siamo abituati alla loro presenza silenziosa. Poco appariscenti, mai al centro di episodi di cronaca eppure non c'è italiano che non ne abbia incrociata una.

Parliamo delle numerose donne dell'Est europeo impiegate nell'ambito della cura. Le chiamiamo badanti ma in realtà sono protagoniste di un importante fenomeno migratorio e osservatori privilegiati per guardare, con ottiche diverse, all'Italia, alle sue dinamiche famigliari, ai rapporti relazionali con lo straniero. Ma anche per affrontare temi come la vecchiaia nella nostra società, i meccanismi di emarginazione ed espulsione delle donne dal sistema economico, la lontananza dai propri famigliari, la solitudine, i diritti.

Sono testimoni silenziose che però hanno cominciato a rapportarsi con una nuova lingua, a scolarizzarsi e a porre persino i primi semi di quella che si annuncia come una letteratura nascente, quella della migrazione.

 

MELITA RICHTER, è nata a Zagabria, Croazia, Jugoslavia. Ha collaborato a riviste specializzate e culturali in patria, in Italia e all’estero.
Dal 1980 vive a Trieste dove lavora come sociologa, traduttrice, saggista, mediatrice culturale ed è professoressa a contratto presso l’Università di Trieste; è autrice di numerose ricerche sociologiche, partecipa attivamente al dibattito internazionale sulla questione balcanica, sull’integrazione europea e sulla posizione della donna nella società contemporanea.
Ha scritto e curato varie pubblicazioni è inoltre co-fondatrice dell’Associazione dei mediatori culturali Interethnos, del Coordinamento delle Associazioni e delle Comunità degli Immigrati della provincia di Trieste – CACIT e della Casa internazionale delle donne a Trieste. Sempre per le edizioni CACIT promuove la collana di scrittura migrante.

 

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INFO
Festival Oriente Occidente
telefono: 0464 431660
festival@orienteoccidente.it
www.orienteoccidente.it