Pasqua in Bosnia Erzegovina

E' l'appuntamento tradizionale che Viaggiare i Balcani organizza per unire la festa cattolica alla conoscenza di genti di altre fedi religiose in quest'area. L'itinerario è mosso da profonda curiosità culturale e umana verso una regione spesso scossa dalla Grande Storia e in cui si intrecciano complesse storie personali, familiari e di comunità. Anche se le vicende degli ultimi cent'anni (e in particolare il conflitto armato 1992-1995) ne hanno messo a dura prova il tessuto multiculturale e multireligioso, la Bosnia Erzegovina rimane un ambiente in cui la diversità si avverte con forza, riuscendo a trasmettere forti emozioni e a stimolare riflessioni

L'itinerario attraversa di continuo le due Entità politico-amministrative (Repubblica serba e Federazione croato musulmana) che compongono il Paese e la prima tappa è a Prijedor, città fortemente segnata dall'ultimo conflitto, ma protagonista di uno sforzo per la ripresa della convivenza. Il contatto ed il dialogo con abitanti locali permette di prendere confidenza con questi temi e di dare inizio anche ad un proprio viaggio interiore.

Lo spettacolo del fiume Vrbas guida i viaggiatori verso il cuore della regione: Banja Luka, protagonista della Storia e della cronaca politica della regione; Jajce, in cui si incontra il passato medievale della Bosnia; fino a Travnik, capitale per oltre un secolo della Bosnia ottomana e luogo di nascita del Premio Nobel Ivo Andrić, scrittore, autore della Trilogia sulla Bosnia, di cui Il Ponte sulla Drina è l'opera più nota.

Sarajevo e Mostar appaiono il premio più desiderato di questo itinerario. Un soggiorno prolungato nella capitale è il dono che l'associazione fa ai viaggiatori, stimolati a conoscerne il passatoturco e austriaco, a cercare di coglierne la pluralità nonostante il lungo assedio degli anni '90 e le enormi difficoltà della Bosnia-Erzegovina del dopoguerra. Ecco così i centri della fede cattolica, ebraica, ortodossa e islamica; le diverse architetture della città; il luogo degli spari che il 28 giugno 1914 hanno fatto precipitare l'Europa nel primo conflitto mondiale; la BibliotecaNazionale ed Universitaria, risorta dalle ceneri del 1992 ... E poi la verde Neretva e la città di Mostar - un tempocentro di gravità tra Adriatico e Balcani – e lo Stari Most, il Vecchio ponte ricostruito dopo l'abbattimento nel 1993, simbolo di una città che vive un presente di divisione e diffidenza.

Un programma per apprezzare la bellezza della natura, delle persone e delle architetture e per riflettere su temi che sono parte del nostro presente. Un programma che mette al centro l'Europa, la sua Storia, la sua civiltà frutto di mille apporti, di mille scontri e di mille abbracci. Tutto questo con Viaggiare i Balcani e i suoi partner locali, appassionati e determinati a valorizzare questo enorme patrimonio di spirito e culture.

INFO e PROGRAMMA di VIAGGIO