Tra monasteri e valli fiorite, i Balcani che non ti aspetti 2
Viaggio di turismo responsabile in Bulgaria
Posta all'incrocio tra Europa ed Asia, lungo grandi vie migratorie, la Bulgaria è stata segnata da molteplici civiltà: la tracia, la slava, la protobulgara, la romana, la bizantina e l'ottomana! A testimonianza di questo ricco passato restano monasteri meravigliosi simili ad eremi e splendide chiese ortodosse e moschee, importanti siti archeologici e città dal fascino aggraziato un po' fuori dal tempo.
Con ben quattro catene montuose che ne solcano il territorio, Balcani, Rila, Pirin e Rodopi, la cultura della Bulgaria ha però anche profonde radici montanare: le scopriremo con l'aiuto del suo popolo dal carattere accogliente, simpatico e generoso, che sarà tra le scoperte più preziose del nostro viaggio.
Il nostro itinerario di turismo responsabile in Bulgaria inizierà da Koprivchtitza, piccola bellissima città-museo nel cuore della Sredna Gora sulle rive del fiume Topolnica. Molto importante nella storia del paese, perché fu la culla del risveglio nazionale bulgaro e dell'insurrezione antiturca del 1876, Koprivchtitza ci accoglierà con le stupende case del XVIII e XIX secolo, quasi duecento!, affacciate sulle strette vie in pietra: tutte in legno, a due piani con facciata a sbalzo e spesso con colonne ed eleganti decorazioni, ci colpiranno per le esplosioni di colore che variano dall'azzurro fiordaliso al rosa intenso al viola. E tra tutte certo non potremo dimenticare la casa di Dimco Debeijanov: poeta ed eroe nazionale bellissimo, morì in battaglia a soli 29 anni, ma la madre rimase ad aspettarlo sino alla propria morte, come ci ricorda una grande statua in pietra, dall'aria pensosa e triste, che troveremo tra i fiori del giardino.
A Plovdiv, seconda città bulgara per importanza dopo Sofia, ci perderemo nella parte di levante passeggiando tra le numerose case dell'800 e primo '900, splendidamente decorate ed in via di ristrutturazione grazie ai fondi del progetto UE "Beautiful Bulgaria": sarà davvero impressionante notare il contrasto tra le case ancora fatiscenti e quelle già restaurate e riportate all'antico aggraziato splendore del Rinascimento Bulgaro. Percorreremo la parte vecchia della città scendendo lungo la Ulica Maksim Garki, una via stretta e tortuosa su cui si affacciano bellissime la Sveta Bogorodica del 1844, una chiesa ortodossa dedicata alla Vergine Maria, e la farmacia del XIX secolo, anch'essa restaurata e tuttora funzionante. Dopo una visita al Museo Etnografico, ospitato nella preziosa casa in legno che fu di un ricco mercante turco, arriveremo al Teatro Romano, le cui imponenti rovine in marmo sono state riportate alla luce solo di recente.
Tra magnifici paesaggi rigogliosi di vegetazione montana ci immergeremo poi nell'atmosfera densa di spiritualità dei monasteri di Batchkovo, nella valle della Reka sui Monti Rodopi, e di Rila, sui maestosi monti omonimi. Di Batchkovo ammireremo il refettorio, ornato da affreschi raffiguranti i filosofi greci considerati precursori di Cristo, prima di entrare nella penombra silenziosa della chiesa: illuminata solo dalla fioca luce di centinaia di sottili candele in cera che, nel corso del tempo, hanno annerito gli splendidi mosaici della volta, la chiesa ci donerà un senso di pace e di quiete quasi irreale.
Il monastero di Rila, nominato Patrimonio Mondiale dall'Unesco, è considerato Alto Luogo del Risveglio Nazionale perché aiutò a tenere viva la cultura bulgara durante la lunga età oscura del dominio turco dal XV al XIX secolo. Lo splendido complesso ci affascinerà con gli oltre 1200 affreschi che raffigurano donatori e personaggi biblici e con l'iconostasi preziosa con 36 scene bibliche decorate in oro. Addentrandoci poi nei boschi per un paio di chilometri arriveremo alla grotta dove viveva ed ora è sepolto Ivan Rilski, l'eremita fondatore del monastero. Inutile dire che, come tutti, proveremo anche noi a passare attraverso il buco nel soffitto della grotta per riemergere nel bosco purificati da ogni peccato, come assicura una leggenda locale. Al monastero proveremo anche l'esperienza unica di dormire per una notte nelle celle dei monaci, semplici e disadorne, ma ricche di un'atmosfera impareggiabilmente suggestiva.
E se saremo in Bulgaria nel mese di maggio, potremo lasciarci "stordire" da uno spettacolo davvero unico al mondo: mentre la cima dei Balcani sullo sfondo sono ancora coperte di neve, la valle attorno a Kalofer e Karlovo sboccia letteralmente in un mare di rose che sprigionano un profumo intensissimo, dando poi vita all'intensa attività della raccolta, che ancora oggi richiama giovani da tutto il paese, e alla suggestiva Festa delle Rose, che celebra il termine della stagione tra canti e balli in costumi tipici. L'essenza prodotta nella Valle delle Rose bulgara è impiegata nella cosmesi di tutto il mondo.
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