Vite congelate. Migranti al confine tra Bosnia e Croazia
Incontro organizzato dalla Rete catanese #restiamoumani-incontriamoci, composta da circa 25 associazioni e attiva nella difesa dei diritti dei migranti, sulla situazione dei migranti in Bosnia Erzegovina. Intervengono Nello Scavo di Avvenire, Nicole Corritore di OBC Transeuropa e Agostino Zanotti della Onlus ADL a Zavidovici
Il nordovest della Bosnia Erzegovina, a ridosso della frontiera croata, è ormai diventato un simbolo di disperazione per i migranti che intraprendono la rotta balcanica. Oltre 9000 persone provenienti dall’Asia, dal Medio Oriente, dall’Africa sono bloccate nella neve, respinte dalla polizia croata e perseguitate dalla polizia bosniaca.
Richiesti di spiegare il loro comportamento, i poliziotti rispondono: “È l’Europa che ce lo chiede”. Alcune ONG sono tuttavia riuscite a organizzare un minimo di assistenza.
Alcuni giornalisti, come Nello Scavo di Avvenire, Nicole Corritore, giornalista di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, e Agostino Zanotti, della Onlus ADL a Zavidovici, sono tra quelli che hanno svelato al mondo la tragedia in corso.
L’ONLUS ADL a Zavidovici lavora con i profughi bloccati, ed è socia di Banca Etica. È importante inviare le nostre donazioni!
Ecco l’IBAN: IT60 P050 1811 2000 0001 6941 767 - Causale: Emergenza Bosnia
L’evento è organizzato dalla Rete catanese #restiamoumani-incontriamoci, composta da circa 25 associazioni e attiva nella difesa dei diritti dei migranti.
La rete è nata nel luglio del 2018, all’epoca dei fatti della nave Diciotti, quando, insieme a molte altre realtà, organizzammo al porto di Catania una protesta con varie migliaia di persone. Da allora continuiamo ad occuparci dei diritti dei migranti e delle persone più svantaggiate in città, come quando, nella primavera del ’20, in occasione della pandemìa, la Rete ha organizzato un servizio di raccolta e distribuzione di alimenti ed altro.
La diretta sarà disponibile sulla pagina Facebook di Restiamo Umani - Incontriamoci