Writers in conversation
Dialogo tra il saggista ed esule romeno Norman Manea e Claudio Magris
L’incontro, al quale partecipa il critico letterario e capo-redattrice del settimanale culturale “Observatorul cultural” Carmen Muşat, si terrà in lingua italiana e romena con la traduzione consecutiva di Anita Bernacchia e partirà dal libro Corriere dell’Est, pubblicato da Il Saggiatore.
L’ingresso è libero previa conferma della partecipazione a: eventi@unive.it o 041 2348358
All’incontro di Venezia seguirà, il giorno successivo, 14 settembre, dalle 10.30, una giornata di studi dedicata a Norman Manea che si terrà a Padova presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari, Aula Calfura 2 (Piazzetta G. Folena 1). La giornata di studi è organizzatadall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dalDipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università degli Studi di Padova. In apertura interverranno Norman Manea e Claudio Magris. Seguiranno le relazioni tenute da: Anita Bernacchia, Irma Carannante, Dan Octavian Cepraga, Donato Cerbasi, Emilia David, Carmen Muşat, Roberto Scagno, Lorenzo Renzi, Giovanni Rotiroti.
Norman Manea è uno scrittore romeno nato in Bucovina nel 1936. Durante la sua vita ha subito prima la persecuzione nazista e l’internamento in un lager, in seguito l’oppressione del regime comunista e la dittatura di Ceauşescu. Ha lasciato la Romania nel 1986 e si è stabilito negli Stati Uniti, a New York, dove insegna, ancor oggi, letteratura europea presso Bard College. I suoi romanzi risentono degli influssi della sua vicenda biografica segnata dai regimi totalitari, soprattutto «Clown. Il dittatore e l’artista» (2004), «La quinta impossibilità. Scrittura d’esilio» (2006), «Il ritorno dell’huligano» (2004, vincitore del Prix Médicis 2006).Tra i suoi libri più importanti ricordiamo «Felicità obbligatoria» (2008), «La busta nera» (2009), «Il rifugio magico» (2011), «Al di là della montagna» (2012), «Conversazioni in esilio» (2012), «Varianti di un autoritratto» (2015), il «Corriere dell’Est» (2017), tutti pubblicati in Italia da Il Saggiatore. Per i suoi libri e per la sua attività Norman Manea ha ricevuto numerosi premi, tra i quali: in Romania il Premio nazionale romeno per la letteratura, negli Stati Uniti la McArthur Fellowship, in Italia il Premio Nonino, il premio francese Médicis Etranger, il Nelly Sachs in Germania e in Spagna il Palau Fabre. È membro dell’Accademia di Belle Arti di Berlino e della Royal Society of Literature di Gran Bretagna. È stato insignito dal governo francese della distinzione di Commendatore dell’Ordre des Arts et des Lettres.