Zero 1960-2016

Personale di Gencay Kasapçı curata da Giorgio Bertozzi e Ferdan Yusufi, con il contributo critico di Leonardo Regano. Inaugurazione giovedì 14 settembre 2017 alle ore 17:30

È il 1959 quando Gencay Kasapçi giunge in Italia. Giovane studentessa, appena diplomata all’Accademia di Belle Arti di Istanbul, probabilmente Gencay non avrebbe mai immaginato quanto questa esperienza italiana l’avrebbe cambiata, trasformandola in una delle più raffinate interpreti del clima modernista che scuoteva in quegli anni l’Europa. Dopo un breve periodo trascorso a Firenze, Gencay decide di spostarsi a Roma, dove si ferma per quasi un decennio, fino al 1968, anno del suo ritorno definitivo in Turchia.

Gencay Kasapçi ha messo a punto uno stile nuovo, originale che ancora oggi porta avanti nonostante le evidenti difficoltà riscontrate al suo ritorno in Turchia, dove trova un gusto collettivo ancora poco incline ad accettare un linguaggio così d’avanguardia. Nella sua pittura si condensa il gesto reiterato e l’accostamento di forme tipiche dell’arte gestaltica, la tradizione del decorativismo musivo bizantino, la sapienza della filosofia orientale trasmessa da Abe. Tre elementi che fanno dell’arte di Gencay Kasapçi la sintesi perfetta tra Occidente e Oriente, quella congiunzione tra popoli e culture che è specchio delle sue origini mediterranee. Pur nella loro rigida intelaiatura geometrica, i suoi lavori non hanno mai perso spontaneità e immediatezza. La sua è una pittura modulare, che si fonda sulla ripetizione costante del punto, scelto come elemento geometrico puro. In questa sua ripetizione, ogni piccolo punto perde la sua singolarità e si associa in un insieme più grande, dando vita a nuove forme autonome. Archi, cerchi, strisce che a loro volta si ripetono sulla tela. È il fenomeno che nella gestalt è identificato con i principi della prossimità e della buona continuità. E queste nuove forme che si creano sulla retina suggeriscono in chi guarda un’esperienza sensoriale ed emotiva, non solo ottica e mentale.

ORARI
da lunedì a venerdì: 11-13 e 15-19
sabato: 11-19
domenica: chiuso

Ingresso gratuito

 

INFO:
Fondazione Museo “Venanzo Crocetti”
06 33711468
info@fondazionecrocetti.it