Il sistema mafioso organizzato in Croazia dai nazionalisti dell'HDZ per gestire la guerra, il processo di privatizzazione e le proprie campagne elettorali. Un reportage di Drago Hedl.
Nel mese di novembre dovrebbe tenersi il primo censimento montenegrino dopo il 1991, durante i preparativi non sono mancate polemiche e strumentalizzazioni, con l'attiva partecipazione della chiesa serba ortodossa
Una recensione di Claudio Bazzocchi ad un libro di Maria Todorova, uscito in Italia con Argo edizioni, che indaga nell'immaginario occidentale sui Balcani
Finalmente dopo tre sedute parlamentari il Piano d'azione è stato approvato, al via ora lo studio sulla possibilità di ingresso nell'UE. Atteso per la metà di questo mese i commissario Chris Patten
Un articolo di Željko Cvijanović sulle difficoltà del governo serbo e sulle possibilità di riscattare la fiducia dei cittadini con l'annunciato processo agli accusati dell'omicidio del premier Djindjic
Un'intervista a Pjer Žalica, regista del film tragicomico "Gori Vatra" vincitore del Pardo d'argento al Festival di Locarno. Cineasta esordiente, dopo una lunga attività come documentarista e autore di corti durante il conflitto bosniaco '92 - '95 in cui filmò i combattimenti e la vita a Sarajevo sotto assedio, assieme all'eroico gruppo Saga
A causa l'armonizzazione delle tasse doganali, in linea con il Piano d'azione sull'armonizzazione dei sistemi economici, i commercianti hanno annunciato un aumento dei prezzi delle merci importate
Secondo il presidente del parlamento montenegrino e il leader del partito serbo G17 plus, sarebbe meglio che le due repubbliche tentassero un avvicinamento alla UE in modo separato. Non la pensa così Javier Solana
Un commento di Claudio Bazzocchi alla recente e rumorosa critica del centro di ricerca ESI sull'operato dell'Alto Rappresentante per la Bosnia- Erzegovina.
Allo studio in Montenegro un documento sulla strategia per la riduzione della povertà. Di seguito un resoconto della conferenza che si è tenuta a Podgorica su tale argomento
Il fronte dell'opposizione montenegrina si unisce contro il premier di governo Milo Djukanovic, invitando associazioni e cittadini alla lotta per destituire il premier. Intanto si attende l'epilogo dello scandalo dei tabacchi.
L'esasperazione dei cittadini ha portato al blocco della discarica abusiva nella quale vengono riversati i rifiuti delle tre municipalità montenegrine. Una protesta che dura da mesi e che raggiunge ora il suo apice.
La leadership albanese-kossovara teme che il dialogo diretto con Belgrado possa indebolire le proprie posizioni. Un articolo tratto da IWPR e tradotto dall'Osservatorio sui Balcani.
A distanza di un anno la magistratura italiana torna a bussare alla porta del premier montenegrino, giungono da Napoli accuse di associazione per delinquere e legami con la mafia, si chiede l'arresto di Djukanovic.
Si riapre il contrasto tra Fatos Nano ed Ilir Meta, i due leader principali del partito socialista nonché premier e vice premier. Sullo sfondo le elezioni amministrative previste per l'autunno prossimo.