"La guerra è alle nostre spalle", dichiara il premier ai ritornanti serbi. "Traditore", scrivono sui muri di Zara. I difficili equilibri del governo Sanader, sostenuto da tre deputati serbi, tra aspirazioni europee e rigurgiti della destra nazionalista.
Arrestato venerdì a Zagabria l'ex Ministro degli Esteri della Croazia, Mate Granic. L'uomo politico, moderato dell'HDZ poi a capo del Centro Democratico, sarebbe al centro di un affare di corruzione. Sensazione nel Paese.
Martedì la Commissione Europea ha reso noto il parere positivo ("Avis") all'apertura dei negoziati per l'adesione. L'euforia è mitigata dalle diverse questioni ancora irrisolte. In primo piano, lo stato del sistema giudiziario.
Il figlio dell'ex Presidente guida una eterogenea compagine che vorrebbe dedicare a Tudjman una piazza ed un monumento nel centro della capitale, di fronte alla piazza Maresciallo Tito. I cittadini di Zagabria non sembrano gradire
Nei prossimi giorni la risposta della Commissione Europea alla candidatura di Zagabria. L'affare Gotovina resta il principale ostacolo nella strada verso Bruxelles. Possibili scenari in caso di sconfitta del governo.
Una inattesa virata filoeuropeista, aperture nei confronti delle minoranze e dialogo con il Tribunale dell'Aja hanno caratterizzato la prima fase del fragile governo del neo premier HDZ. Ancora assente una prospettiva per rilanciare lo sviluppo del Paese.
I ritornanti serbi in Croazia chiedono di poter rientrare in possesso delle proprie case, occupate per lo più da profughi bosniaci. Il governo di Zagabria escogita una soluzione inedita: condivisione delle abitazioni. La proposta appare di corto respiro.
Anche la Croazia ha partecipato alla giornata internazionale per la Pace, con una manifestazione nella piazza principale di Zagabria contro il possibile invio di truppe in Iraq. L'iniziativa è stata organizzata dalla coalizione "Basta con le guerre".
La pulizia etnica nei confronti dei Serbi faceva parte di un piano deliberato, condotto da una associazione criminale politico-militare. E' quanto si legge nelle nuove incriminazioni. Zagabria respinge le accuse, ma collabora. Due generali già all'Aja.
Ogni Paese ha la sua mafia, ma in Croazia la mafia ha il suo Paese - aveva dichiarato il commentatore Drazen Vukov Colic in epoca tudjmaniana. Il motto è rimasto attuale durante il governo di centro sinistra. Oggi Zagabria è come la Chicago degli anni '30
Una vicenda che recentemente ha dominato le prime pagine dei giornali in Croazia, quella di un controverso filmato sull'aborto proiettato nelle scuole durante le lezioni di religione. I media si interrogano sul ruolo della Chiesa nella società.
Un laboratorio pubblico scopre in commercio alimenti geneticamente modificati. Il Ministero della Sanità minimizza, ma il Centro Comune di Ricerca di Ispra, in Italia, conferma. Insorgono le associazioni dei consumatori. Cosa si mangia in Croazia?
Tra sfollati, ritornanti serbi e profughi bosniaci, il campo "Casa dell'Amicizia", presso Osijek, è uno dei cinque ancora in funzione in Croazia. Un reportage del nostro corrispondente.
La Slovenia, membro della UE dal maggio prossimo, dichiara di sostenere la corsa di Zagabria verso Bruxelles. I rapporti tra i due Paesi, un tempo vicini nella lotta per l'indipendenza, sono in realtà inquinati da questioni fondamentali ancora insolute
Per gli Europei, la consegna all'Aja del generale Ante Gotovina resta condizione indispensabile per la adesione all'Unione. Gli Stati Uniti sono invece più interessati all'invio di truppe di Zagabria in Iraq. Il nuovo governo fa rotta su Washington
Confusione e silenzio sembrano regnare tra le fila dell'opposizione di centro-sinistra, divisa tra tatticismi e spinte verso il rinnovamento. Le uniche voci critiche al governo Sanader per ora provengono dalla estrema destra.
Il neo primo ministro compie passi importanti nei confronti delle minoranze serba e italiana. Nelle prossime settimane sarà possibile valutare se Sanader ha davvero riformato l'Hdz o se è la debolezza del nuovo esecutivo a motivare queste aperture.
Le destre vittoriose alle ultime tornate elettorali (HDZ in Croazia e SRS in Serbia) possono mettere in pericolo il percorso di normalizzazione avviato tra i due Paesi? Dalla Croazia, una analisi del voto recente e dei suoi possibili effetti.
Nel nuovo governo HDZ siederanno alcuni volti noti dell'era Tudjman (Hebrang, Biskupic) insieme ad altri sconosciuti provenienti dalla periferia. Già oggi potrebbe essere votata la fiducia dalla risicata maggioranza parlamentare che sostiene il premier.