Mauro Platè, impegnato con l'Ong italiana Ipsia nella città di Scutari in Albania, ottiene il Premio del Volontariato Internazionale arrivato alla XIX edizione. Un premio che Fosiv - Volontari nel Mondo promuove, in vista della Giornata Mondiale del Volontariato indetta dalle Nazioni Unite
Fonte: Ipsia
Come ogni anno FOCSIV - Volontari nel Mondo promuove, in vista della Giornata Mondiale del Volontariato indetta dalle Nazioni Unite, il Premio del Volontariato Internazionale, giunto quest’anno alla XIX edizione.
Il volontario 2012 è Mauro Platè, impegnato con IPSIA, socia Focsiv, nella città di Scutari in Albania. La premiazione, si terrà sabato mattina 1 dicembre p.v. a Roma presso la Sala degli Arazzi in RAI (viale Mazzini 14).
L’evento è realizzato in collaborazione con il Segretariato Sociale Rai e in media partnership con Famiglia Cristiana. Main sponsor dell’iniziativa è l’istituto di pagamento Western Union, specializzato nel mondo dei pagamenti internazionali e nel cambio valuta.
IPSIA è presente in Albania dal 1999 seguendo in particolare progetti che riguardano il tema della migrazione e del co-sviluppo, nei quattro ambiti: lavoro, donne, giovani ed imprese sociali.
Originario di Cremona, Mauro ha 34 anni e da dieci svolge servizio volontario internazionale con IPSIA. Da tre vive a Scutari, in Albania, ed è impegnato in un progetto di riconoscimento e formazione per i migranti rientrati nel Nord Albania. Obiettivo del suo lavoro è favorire il reinserimento socio-economico dei migranti di rientro cercando di valorizzare le competenze acquisite all’estero. Mauro vive a Scutari con la moglie Cristiana e una figlia di due anni.
Con la scelta di questo volontario, che per il 2012 rappresenterà il volto pubblico di oltre mille volontari, FOCSIV si propone di valorizzare anche l’impegno della Federazione e dei suoi Soci sul tema della migrazione e sul contributo in termini costruttivi che il volontariato e la cooperazione internazionale possono dare in questa materia.
Ipsia è presente in Albania con interventi di cooperazione comunitaria e volontariato internazionale, fin dal 1999. Qui Ipsia sta cercando di riportare alla “normalità” un paese tutt’oggi ancorato alle vecchie dinamiche di potere che ostacolano lo sviluppo socio-economico di un popolo. Un popolo che però si sta confrontando con il mondo circostante, grazie alle migrazioni e che sta iniziando a percepirsi come l’attore del cambiamento e dello sviluppo del proprio paese. Ormai la corruzione, l’illegalità, l’emarginazione sociale, sono bagagli di cui ci si sta sforzando di disfarsi, ma il cammino è ancora lungo. In prospettiva c’è un allontanamento lento ed inesorabile dagli anni della dittatura ed un avvicinamento auspicato verso l’Unione Europea, un traguardo quest’ultimo che impone un adeguamento a degli standard democratici, economici, sociali e politici non di facile raggiungimento, date le condizioni difficili che comunque caratterizzano il Paese.
Nello specifico, il Nord dell’Albania, a causa delle mancate o inadeguate politiche sociali e della scarsità di finanziamenti destinati alla zona, presenta un alto tasso di povertà rispetto al resto del Paese ed un sempre maggiore divario tra poveri e ricchi, soprattutto nelle città ed un maggiore divario tra il benessere nelle città e quello nelle zone rurali, dove gli investimenti infrastrutturali sono praticamente assenti. La finalità dell'intervento di Ipsia in Albania è contribuire allo sviluppo socio-economico nel Nord dell’Albania sia in area urbana che in area rurale, con particolare attenzione al coinvolgimento di donne, giovani e migranti.