Ad agosto e per tre settimane, un'equipe dell'Associazione Operatori di Pace - Campania, attraverserà la Bosnia Erzegovina per realizzare una ricerca dal titolo 'Bosnia ed Erzegovina: i Volti, le Storie'. E' prevista la raccolta di documentazione multimediale sullo scenario bosniaco odierno, la produzione finale di un volume di ricerca, di una mostra fotografica e di un documentario video
Fonte: Associazione “Operatori di Pace - Campania” Onlus
Elaborazione di Osservatorio Balcani e Caucaso
Dal 4 al 25 agosto 2011, Associazione “Operatori di Pace - Campania” Onlus organizza un viaggio che toccherà tre città - Sarajevo, Prijedor e Mostar - a cui parteciperà un'equipe di operatori ed operatrici professionali per la realizzazione del progetto di ricerca-azione “Bosnia ed Erzegovina: i Volti, le Storie”.
Ideato dall’associazione dei peace-keeper civili professionisti “Operatori di Pace - Campania”, il progetto di ricerca-azione rientra nella cornice della legge regionale della Regione Campania per la promozione delle iniziative socio-culturali nell’ambito degli scambi internazionali (l. r. 22/1986).
Il progetto, concepito in forma di ricerca-azione, consiste nella composizione di una documentazione multimediale sullo scenario bosniaco odierno, con produzione finale di un volume di ricerca, di una mostra fotografica con gli scatti realizzati durante il progetto e di un documentario video con le riprese filmate nell’itinerario di implementazione.
L’iniziativa punta alla raccolta di “storie” di persone, luoghi e vicende la cui narrazione risulti esemplare per comprendere la Bosnia oggi, a distanza di venti anni dal conflitto armato, ed in particolare quella “città-mondo” che è Sarajevo, capitale dell’Europa, del Mediterraneo e dell’umanità, crocevia di popoli, religioni e culture, sottoposta a ciò che può dirsi un devastante “urbicidio pianificato”.
L’esplorazione si propone di delineare un panorama della Bosnia all’approssimarsi di alcune scadenze significative quali, nel 2011, i vent’anni della disgregazione della Jugoslavia, e appunto, nel 2012, il ventennale dello scoppio delle ostilità nel Paese, per comprendere la situazione attuale, i successi e i fallimenti del post-conflitto, le speranze e le disillusioni legate alla “riconciliazione”.
L’oggetto della ricerca-azione non è tanto quello di raccontare la guerra, anche perché, sulla vicenda specifica, la letteratura è abbondante e non è scopo del progetto quello di aggiungere l’ennesima voce al coro assai esteso di quanti ritengano di avere molto da dire pur senza “abitare” profondamente il contesto bosniaco.
Il vero compito della narrazione va ricercato piuttosto nel tentativo di capire le eredità della guerra, le trasformazioni di Sarajevo, le speranze della popolazione di ogni comunità, anche attraverso il confronto tra le giovani generazioni e le precedenti, ed i tentativi di costruzione di percorsi di vita di chi si affaccia oggi sulla scena del Paese, attivisti, intellettuali, creativi.
Tra le destinazioni che la ricerca-azione individua vi sono, non a caso, i luoghi di aggregazione socio-culturale e le istanze della produzione creativa: si tratta di luoghi particolarmente significativi perché in essi si condensano, sovente in maniera caleidoscopica, le narrazioni delle giovani generazioni e perché vi si coagulano trame che alludono al passato ma continuamente rimandano al futuro.
Ecco perché, nelle tre settimane di agosto, l’equipe di progetto si propone di attraversare solo tre città, Sarajevo appunto, Prijedor e Mostar, costruendo una vera e propria co-progettazione itinerante, sulla base dell’agenda condivisa con i partner locali, allo scopo di tessere percorsi costruttivi di reciproco beneficio.
Per ulteriori informazioni:
Associazione “Operatori di Pace - Campania” Onlus
Gianmarco Pisa
web: www.operatoripacecampania.it