Concluso il mandato dell'Unità di Cooperazione Civile Militare italiana in Bosnia Erzegovina. Il CIMIC chiude dopo dieci anni di interventi di cooperazione in diversi settori, per una spesa di circa 8 milioni di euro
Fonte: Ministero della Difesa
Si e' svolta, lo scorso 25 gennaio, presso il "Camp Butmir" di Sarajevo una semplice cerimonia per la chiusura dell'Unità Italiana di Cooperazione Civile Militare (CIMIC) inquadrata nell'ambito della missione EUFOR in Bosnia-Erzegovina.
La CIMIC italiana, costituita nel 1998, con il suo contributo in termini di progettazione e di direzione dei lavori, ha coadiuvato le autorità istituzionali della Bosnia-Erzegovina in molteplici attività di ristrutturazione ed, in taluni casi, di costruzione di infrastrutture di primaria importanza, nonchè nella riattivazione di servizi essenziali per la popolazione. Grazie ai progetti realizzati in questo decennio, la CIMIC italiana non solo ha contribuito a migliorare la situazione economico-finanziaria delle zone dove ha operato, attraverso l`attivazione di "indotti locali", ma ha sostenuto anche lo sviluppo del paese grazie al coinvolgimento diretto, nell`ambito dei progetti attivati, delle istituzioni governative competenti per il territorio, supportandole nel delicato processo di ricostruzione della loro funzionalità.
Nel discorso pronunciato per l`occasione, Il Vice Comandante di EUFOR e Senior Officer italiano in Bosnia-Erzegovina, Carmelo De Cicco, ha ricordato come grazie ad una "progettualita' sostenibile" la CIMIC italiana abbia realizzato molteplici opere pubbliche dall'elevato ed immediato impatto sociale, e come queste abbiano contribuito a favorire l`integrazione tra le entità ed il miglioramento del livello della qualità della vita. Il Gen. B. De Cicco ha proseguito sottolineando che: "l'Unità CIMIC italiana ha terminato il suo mandato con la certezza di aver assolto al meglio il suo delicato compito, avendo realizzato progetti nei settori sicurezza, viabilità stradale, pubblica istruzione e sanità per un costo complessivo di circa 8 milioni di euro, tra fondi dell'Unione Europea e Nazionali".
Tra gli ultimi interventi portati a termine si ricorda il progetto mirato a sostenere lo sviluppo scolastico nella cittadina di Konjic situata a pochi chilometri da Sarajevo. I lavori di ristrutturazione di una parte della seconda scuola elementare e media sono stati stati organizzati di concerto con la Municipalità di Konjic. In circa quattro mesi si è realizzato il ripristino di alcune aule dell'istituto, aumentandone la capacità ricettiva fino a 180 posti, la cui inaugurazione è avvenuta all'inizio del mese di gennaio 2008. Ad oggi, la CIMIC italiana ha impiegato oltre 2.300.000 euro, tra fondi nazionali e dell`Unione Europea, per la costruzione o la ristrutturazione di circa 26 scuole distribuite in tutta la Bosnia-Erzegovina.