Durante l'incontro di Ljubljana tra il presidente del Friuli Venezia Giulia e rappresentanti del governo sloveno è emersa la volontà di redigere progetti comuni con risorse europee, per affrontare insieme la crisi economica
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia
Entro La fine del 2009 saranno attivate risorse comunitarie pari ad una ventina di milioni di euro per progetti di collaborazione transfrontaliera e a ben 150 milioni a valere sul programma Interreg IV Italia-Slovenia per il periodo 2007-2013, che in questo modo diventa finalmente operativo. Insieme alla manifestata volontà di rilanciare l'attività della Comunità di Lavoro di Alpe Adria, è questo il risultato più significativo della visita ufficiale a Ljubljana del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo che, accompagnato dall'assessore con delega ai Rapporti internazionali Federica Seganti, ha incontrato il capo del governo della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, dopo due confronti operativi, 'molto positivi e concreti', rispettivamente con il ministro agli Affari regionali Zlata Plostajner e con il ministro agli sloveni nel mondo, Bostjan Zeks.
In particolare nel colloquio con il ministro Plostajner, si è convenuto sulla necessità di cogliere in tempi brevi e senza esitazioni le opportunità offerte dai programmi europei per definire progetti comuni che possano beneficiare dei fondi strutturali europei. Risorse che, nell'attuale crisi economica, possono contribuire al rilancio dell'economia e al sostegno dell'occupazione specie nelle aree a ridosso del confine. E proprio per accelerare le iniziative di cooperazione transfrontaliera è stato deciso di ridare impulso alla Commissione bilaterale istituita durante la precedente amministrazione Tondo. Coordinata da due co-presidenti (lo stesso assessore Seganti per il FVG, mentre la Slovenia indicherà il suo rappresentante a livello di ministero degli Affari esteri, come ha assicurato il premier Pahor) la commissione dovrà "entrare subito nel merito delle iniziative da realizzare" che , come ha ricordato Seganti, possono riguardare tra l'altro le infrastrutture di raccordo tra le due realtà, ma anche servizi sociosanitari ed assistenziali o pianificazione e cartografia.
A disposizione vi sono su questi aspetti 9 milioni di euro da parte del Friuli Venezia Giulia e 16 milioni da parte della Slovenia, ancora indivisi per i suoi tre confini comunitari (con Italia, Austria e Ungheria). Confermata inoltre nel corso dei colloqui con il titolare agli Affari regionali e poi con il primo ministro, la volontà di rilanciare il ruolo di Alpe Adria che in passato ha rappresentato "un'esperienza straordinaria, che ha contribuito alla pace e alla stabilità", e nel cui ambito ora si può "sviluppare anche una cooperazione di carattere economico e non solo culturale o nello sport" e il cui mantenimento, ha affermato Tondo, che di Alpe Adria è attualmente il presidente, "non è in contraddizione con la prospettiva dell'Euroregione". Un rilancio, quello di Alpe Adria, che passerà da un vertice in programma a Brioni (Croazia) in autunno, che coinvolgerà tutti i Paesi del Sud Est Europa. L'incontro, ha spiegato Tondo al ministro Plostajner, che ha accolto l'invito, è stato recentemente sollecitato dal governatore della Stiria Franz Voves ed è sostenuto direttamente dal presidente austriaco Heinz Fisher e dal presidente croato Stjepan Mesic.