Si è conluso il workshop dedicato ai risultati di un progetto di ricerca promosso dall'Università di Bologna, avente per tema la libertà religiosa. Numerosi gli studiosi provenienti dai Balcani e dai paesi ex-sovietici
Fonte: Università di Bologna
Nei giorni 21 e 22 settembre si è tenuto a Bologna il workshop multidisciplinare Est Europa "Libertà religiosa e diritti umani nell'Est Europa" quale evento finale di un progetto di internazionalizzazione finanziato dall'Università di Bologna e diretto da Giovanni Cimbalo, Docente di Diritto Ecclesiastico della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna.
Hanno portato il loro saluto Roberto Grandi, prorettore alle Relazioni internazionali dell'Università Alma Mater di Bologna; Visar Zhiti, Primo Consigliere dell'Ambasciata d'Albania in Italia; Stefano Canestrari, Preside della Facoltà di Giurisprudenza di Bologna; Milli Virgilio, Assessora Scuola Formazione e Politiche delle Differenze del Comune di Bologna; Gilberto Antonelli, presidente Commissione rapporti internazionali della Facoltà di Giurisprudenza (Bologna).
In rappresentanza delle strutture di ricerca hanno partecipato ai lavori:
- per l'Università della Calabria, Francesco Altimari prorettore e docente di lingua e letteratura albanese;
- per il C.S.C.R.J.C.T. M - Centrul de Studii si Cercetari Relioase si Juridico-Canonice al Celor Trei Religii Monoteiste ( Mozaica, Cresina si Islamica) il presidente Teodosie Petrescu, della Chiesa Ortodossa Romena - Arcivescovo di Tomis - docente presso la Facoltà di Teologia di Costantza-Romania;
- per il CCSDD (Center for Constitutional Studies and Democratic Development) di Bologna il direttore Justin Orlando Frosini.
Dopo una relazione sulle metodologie di ricerca svolta da Lucio Pegoraro, gli studiosi (docenti e ricercatori) provenienti dalle Università di Vilnius, Belgrado, Cracovia, Universidad Pública de Navarra, Pontificia Università Gregoriana, Coimbra, Trieste, Siena, Bari e del COIS e della Bulgarian Academy of Sciences Institut for Legal Studies - Sofia hanno discusso della struttura del progetto di ricerca, sviluppando alcune tematiche e proponendo schemi di ricerca ai quali stanno già lavorando.
Alcune relazioni hanno analizzato nello specifico la legislazione di Polonia, Bulgaria, Serbia, Russia, Romania, Cechia e Slovacchia, soffermandosi anche sugli effetti dell'emigrazione da questi paesi e sulle norme italiane sulla libertà religiosa.
Sono state illustrate le iniziative in corso soprattutto nei Balcani occidentali ad opera del CCSDD e evidenziata la necessità di lavorare di concerto a funzionari ministeriali e membri delle accademie delle Scienze, alcuni dei quali hanno partecipato ai lavori. Il coordinamento dei lavori è stato svolto dai professori Francesco Altimari, Giovanni Cimbalo, Giovanni Barberini. Ha concluso i lavori Adoración Castro Jover, dell'Universidad del País Vasco, direttrice del Dipartimento de Derecho Eclesiastico del Estado y Derecho Romano.
Le relazioni troveranno posto in una prossima pubblicazione, curata dal COIS, (Consorzio Interuniversitario Siti) che gestisce il sito , sul quale sono reperibili leggi e provvedimenti riguardanti i paesi dell'Est Europa, offerti in lingua origionale e in traduzione nelle lingue più note.