Si consolida ulteriormente il legame tra Regione Friuli-Venezia Giulia e Regione della Vojvodina. Tra i temi affrontati nel recente incontro avvenuto a Novi Sad, il rafforzamento della collaborazione nel settore edile e agricolo
Fonte: AISE
Consentire alle imprese del settore delle costruzioni del Friuli Venezia Giulia di entrare in contatto con il sistema delle infrastrutture della provincia serba di Vojvodina. Questo l'obiettivo della missione nel territorio previsto entro novembre dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Si tratterà in particolare di un work in progress che prevede la realizzazione di strade comunali e provinciali, di ponti ed altre opere, sostenuto dalla Serbia con 200 milioni di euro nell'anno in corso e, in prospettiva, con un miliardo nel triennio. Una cifra gestita direttamente dal Governo della Vojvodina.
Questo è il risultato dell'incontro dello scorso 21 ottobre, tra l'assessore regionale per le Relazioni Internazionali, Franco Iacop, ed il presidente della Vojvodina, Bojan Paitic, che ha ringraziato Iacop per il buon lavoro e gli investimenti del Friuli nel contesto della cooperazione tra la Regione italiana e la Vojvodina; Paitic ha anche espresso la volontà di consolidare ulteriormente il rapporto d'amicizia tra i due territori.
Secondo quanto evidenziato da Paitic, i settori attraverso cui approfondire la collaborazione sono quello agricolo, con particolare riguardo per la coltivazione delle mele, e quello edile, con la partecipazione di aziende del Friuli Venezia Giulia ai bandi di concorso per la realizzazione delle infrastrutture viarie.
L'incontro ha anticipato i contenuti della conferenza finale, moderata dal vicepresidente di Informest Ugo Poli, sui risultati del programma comunitario "Iniziative di sviluppo socio economico regionale (Isser)" nella Provincia autonoma della Vojvodina, organizzata oggi a Novi Sad.
Iacop, a Novi Sad assieme a Graziano Lorenzon, direttore del servizio regionale della Cooperazione Internazionale, ha sottolineato l'importanza dei programmi di cooperazione per l'avvicinamento dell'Europa Sud Orientale all'Unione europea. "L'Europa è stata costruita attraverso mille difficoltà - ha detto Iacop - ed oggi Paesi un tempo antagonisti sono uniti in un percorso fondato su una quantità di obiettivi comuni: un patrimonio importante di relazioni e progetti che deve coinvolgere anche la Serbia in vista, tra l'altro, della sua adesione all'Ue".
Iacop ha confermato il sostegno del Friuli Venezia Giulia a questo percorso di integrazione, un impegno iniziato con programmi di cooperazione che possono trovare ulteriori sbocchi grazie agli strumenti che la Commissione europea mette a disposizione delle Nazioni in attesa di adesione.
Di particolare importanza in tal senso è il Programma finanziario d'assistenza di pre-adesione (Ipa), con un'allocazione finanziaria indicativa, per la Repubblica di Serbia, pari a 572,4 milioni di euro.
Iacop ha proposto quindi il Programma quadro di ricerca e sviluppo come "un altro eccellente strumento di cooperazione tra la Vojvodina e il Friuli Venezia Giulia, a livelli di eccellenza nei settori dell'innovazione e della ricerca".
Il programma "Isser" è stato finanziato mediante i fondi della Legge 84/01 e dalla Regione Friuli-Venezia Giulia con la Regione Basilicata e con Sviluppo Italia Basilicata. "Isser" ha portato in Vojvodina gli esperti delle due regioni italiane per scambi di esperienze sui temi della modernizzazione del sistema finanziario, sullo sviluppo rurale e la riconversione delle coltura, sulla valorizzazione del patrimonio storico ed ambientale, sulla promozione della collaborazione tra imprese italiane e serbe.
Il programma è servito in particolare a fornire assistenza tecnica a partenariati socio-istituzionali, con l'obiettivo di realizzare piani strategici e programmi operativi di sviluppo socio-economico a livello locale. L'intervento è stato gestito da Informest ed è stato realizzato nelle aree di Backa e di Srem (Vojvodina), in attuazione di uno dei punti fondamentali dei protocolli d'intesa sottoscritti da Friuli Venezia Giulia e Vojvodina nel 2003 e nel 2007.
Si vedano nel database Re.Te. di Balcanicooperazione i testi integrali dei due protocolli.