24 ottobre 2005

Percorso creativo e partecipato sui nuovi confini e le nuove cittadinanze: workshop, performance, public forum. Dal 22 al 24 ottobre a Venezia - Scoletta di San Rocco

Le frontiere slittano e sembrano scomparire in un'Europa sempre più allargata. Nello stesso tempo, quelle frontiere si rafforzano con nuove politiche sicuritarie e nuovi muri, sottoposti ad un controllo costante, rigoroso e sofisticato, sull'onda di paure globali.

Le frontiere si smaterializzano eppure i confini si moltiplicano, lungo flussi umani che premono e ridisegnano le geografie sociali e i perimetri delle cittadinanze. Tutto si sviluppa sotto la pressione di dinamiche violentissime, di guerra e di terrore, e al ritmo di una globalizzazione che comanda assolute flessibilità e mobilità.

l progetto transnazionale "I confini della libertà" nasce da queste riflessioni. Per cercare di ricostruire una mappa di segni, di analisi, di grafie, di immagini, di studi, mettendo assieme osservatori diversi: associazioni e ricercatori, studenti e artisti, scrittori e videomakers, istituzioni e gruppi giovanili.

Per questo è stato lanciato sul territorio un percorso plurale e reticolare, come un insieme di sonde ad esplorare e a far emergere pezzi di immaginario.

Nelle scuole superiori, con workshop su alcune parole chiave (identità, frontiere, migrazioni, conflitti) e con alcuni strumenti creativi (video, grafica, immagini, scrittura).

Nel territorio, con tracce visive prodotte dai ragazzi e una performance sul treno Venezia-Lubiana di un gruppo di giovani artiste italo-slovene.

A Venezia, con un public-forum: tre giorni di dibattiti, di incontri, di reading, attorno alle nuove identità dello spazio europeo.

Liberi Confini
Telefono: 041 2747645
Email:info@libericonfini.it
Web: www.libericonfini.it

Provincia di Venezia, Assessorato alla pace e alla cooperazione internazionale
Telefono: 041 2501470

Comune di Venezia, Assessorato alle politiche giovanili e pace
Telefono: 041 2747653