Avvenuta a Roma la firma del Protocollo per il rafforzamento della cooperazione per lo sviluppo rurale nei paesi membri dell'Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI). Le azioni previste dall'accordo si avvieranno con la nuova presidenza annuale IAI che dal 1° giugno passa al Montenegro
Fonti: Rete Rurale Nazionale - AISE - Regione Marche
Elaborazione di Osservatorio Balcani e Caucaso
"Sono davvero orgoglioso e contento di partecipare in un clima di assoluta serenità e collaborazione a questo tavolo, al quale siedono i ministri dell’Agricoltura di paesi come Croazia, Montenegro, Serbia e Bosnia Erzegovina che hanno vissuto un passato a dir poco travagliato". Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan ha commentato l’incontro durante il quale ha firmato lo scorso 26 maggio a Roma, in occasione della Riunione dell’Iniziativa Adriatica Ionica, il Protocollo per il Rafforzamento della Cooperazione per lo Sviluppo rurale nel bacino Adriatico-Ionico, al quale hanno partecipato anche i ministri incaricati dello Sviluppo rurale della Repubblica di Albania, Repubblica di Croazia, Repubblica Ellenica e Repubblica di Slovenia.
Tra i principali obiettivi del documento, la promozione dello sviluppo di aree rurali nell’intero bacino Adriatico - Ionico attraverso l’incremento dello scambio di migliori pratiche ed esperienze nello sviluppo rurale fra i paesi firmatari.
Un ruolo strategico per il raggiungimento di questa firma, grazie al costante impegno della Task Force Cooperazione nello sviluppo di attività di cooperazione per le aree rurali, l'ha avuto anche la Rete Rurale Nazionale Italiana, che ricopre un ruolo sempre più strategico ai fini del rafforzamento delle relazioni socio-economiche tra i paesi partecipanti all'Iniziativa Adriatico Ionica.
L'Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) è stata avviata con una Conferenza sullo Sviluppo e la Sicurezza nel Mare Adriatico e nello Ionio nel maggio del 2000, cui hanno partecipato i capi di Governo e i ministri degli Esteri di sei paesi del sud est europeo: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia. Al termine della Conferenza, i ministri degli esteri degli stati partecipanti siglarono la "Dichiarazione di Ancona", dove si auspicava il rafforzamento della cooperazione regionale per promuovere la stabilità politica ed economica della regione e per creare una solida base per il processo di integrazione europea dei suoi paesi.
In occasione del XII Consiglio dell'Iniziativa Adriatico Ionica, svoltosi ad Ancona il 5 maggio scorso in occasione della scadenza annuale della presidenza italiana, sono state presentate le attività e i risultati realizzati nei settori individuati nella strategia programmatica. Per la prima volta l'agricoltura trova ampio spazio, con la creazione di un Tavolo di lavoro ad hoc sullo sviluppo rurale. Un risultato importante per la Rete Rurale Nazionale Italiana e per tutti gli attori pubblici e privati connessi al settore agricolo, che è al contempo un punto di partenza per sviluppare relazioni/azioni di sistema che possano creare valore aggiunto per tutto il comparto agro alimentare.
I risultati conseguiti nell'anno di presidenza italiana nel settore dell'agricoltura sono il frutto dell'adozione di un approccio metodologico "project-oriented", finalizzato a promuovere iniziative concrete, di interesse comune, su cui dovrebbero confluire co-finanziamenti comunitari. Tale approccio è stato promosso dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che ha incoraggiato all'ultima Tavola rotonda dello IAI del 1° marzo la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra i paesi membri IAI.
In particolare, il Protocollo siglato il 26 maggio scorso ha come obiettivo quello di definire una comune visione per favorire lo sviluppo delle aree rurali di tutti i paesi Adriatico - ionici attraverso un rafforzamento delle attività di cooperazione. A tal fine sarà costituito un Network Adriatico - ionico per lo Sviluppo Rurale ("Adriatic - Ionian Network for Rural Development" - AII NRD) con tutti i ministeri appartenenti dell'area. Il Network rappresenterà uno strumento per la promozione dello scambio di buone pratiche e delle esperienze di sviluppo rurale con azioni di capacity building istituzionale, e per l'identificazione e start up di progetti di cooperazione sullo sviluppo rurale tra i paesi membri IAI, con speciale riferimento alla partecipazione ai programmi finanziati dall'Ue e dalle organizzazioni internazionali. Inoltre per il settore privato è prevista l'assistenza agli stakeholders al fine di dare impulso al trasferimento di modelli di sviluppo economico e agli investimenti di imprese italiane nell'area del bacino adriatico ionico.
In tal senso, le azioni promosse dal Protocollo d'intesa si iscrivono in un quadro più ampio di interventi volti anche all'armonizzazione delle diverse politiche e degli strumenti di sviluppo rurale esistenti per uno sviluppo bilanciato e sostenibile della regione anche al fine di creare le condizioni politiche e istituzionali affinché vadano a buon fine progetti di avvicinamento e negoziati di adesione e preadesione (Croazia Albania, Bosnia , Serbia e Montenegro) all'interno del quale la politica seguita dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali rappresenta una parte importante.
L'avvio delle azioni previste dal Protocollo avverrà da subito, con la nuova presidenza annuale dell'Iniziativa Adriatico-Ionica che, con la fine del mandato italiano, passa il 1° giugno 2010 al Montenegro. Durante la sua presidenza IAI, il Montenegro dovrà anche cominciare a lavorare per la costituzione della Marco-regione Adriatica, obiettivo deciso il 5 maggio scorso durante il Consiglio IAI. La costruzione di una Macro-regione è infatti uno dei principali contenuti della "II Dichiarazione di Ancona" (la prima venne firmata nel 2000), siglata in questa occasione dal ministro Frattini e dai corrispettivi ministri dei paesi membri IAI: Ilir Meta (Albania), Sven Alkalaj (Bosnia 'Erzegovina), Gordan Jandroković (Croazia), Spyros Kouvelis (viceministro Grecia), Milan Ročen (Montenegro).