Il ruolo della scuola nel processo di pacificazione, la mancanza di un sistema d'istruzione che formi le nuove generazioni al dialogo interetnico. Se ne è discusso in una conferenza in Bosnia
Si è tenuta a Sarajevo la conferenza internazionale "Where Peace Begins: The Pivotal Role of Education for Lasting Peace" organizzata da Save the Children e dal Ministero degli Esteri norvegese.
La Conferenza Internazionale ha fatto seguito all'adesione di Martti Ahtisaari, vincitore del Premio Nobel per la Pace del 2008, alla lettera aperta siglata da altri 31 Premi Nobel, indirizzata ai leader mondiali affinchè si impegnino a garantire istruzione di qualità e scuole a milioni di bambini, contribuendo così a ridurre l'impatto delle guerre sui minori ed a ricostruire la pace in paesi colpiti o reduci da conflitti armati.
La scelta della Bosnia Erzegoniva come sede da cui partire per interrogarsi su questo argomento non è stata casuale.
Negli Accordi di Pace firmati a Dayton (1995) non figura, infatti, alcun impegno sull'istruzione, né sulla creazione di un sistema educativo interetnico, fondamentale per la formazione delle future generazioni. L'attuale mancanza di armonizzazione dei sistemi scolastici all'interno delle due Entità (Repubblica Srpska e Federazione di Bosnia Erzegovina) rischia di trasformarsi in un freno alla costruzione di un 'futuro nazionale'.
L'incontro è stato aperto dal Presidente della Bosnia-Erzegovina, Nebojsa Radmanovic, alla presenza di una folta rappresentanza della Comunità dei donatori, tra cui l'Ambasciatore italiano Alessandro Fallavollita ed altro rappresentante dell'Ambasciata/UTL di Sarajevo.
Anche la Cooperazione Italiana in Bosnia Erzegovina riserva da anni particolare attenzione ai temi sollevati durante la Conferenza, avendo in corso diverse iniziative focalizzate sui diritti dei minori e sull'inclusione sociale, obiettivi irrinunciabili - come ricordato da diversi relatori - per rafforzare la coesione nazionale in Paesi che vivono la fase di post-conflitto.
I risultati di questo momento di incontro e di scambio verranno presentati all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite dove si svolgerà un Dibattito Tematico sull'Educazione in contesti di emergenza.