Carenza di coordinamento e scarsa conoscenza degli strumenti sono tra le cause principali dell'inefficacia di molti interventi italiani nei Balcani. Domani a Bruxelles si discute di possibili soluzioni
Fonte: Regione Puglia
"Il futuro dei Balcani è nell'Unione europea": è dal vertice di Salonicco nel 2003 che questa convinzione ha messo radici ed oggi incoraggianti prospettive verso l'integrazione di questi paesi si aprono con la nuova programmazione della Commissione europea 2007-2013, grazie allo strumento di pre-Adesione IPA. Di questo e soprattutto del ruolo che l'Italia è chiamata a svolgere per facilitare e sostenere la delicata fase di passaggio, si parlerà nella conferenza del 12 maggio a Bruxelles (9.30-16.30), presso Espace Banca Monte Paschi Belgio.
"Partenariato istituzionale nei Balcani occidentali - cosa fare per generare un sistema Italia rafforzato", è il titolo dell'evento, che fa parte di un percorso, avviato nel 2006 con il seminario "Politica di Vicinato - Prospettive per le imprese italiane nell'area dell'Europa dell'Est e del Mediterraneo". Obiettivo: far luce sulle strategie e sugli strumenti comunitari, attraverso un dialogo tra i diversi livelli di governo e con i vari attori impegnati nei Balcani occidentali per la costruzione di una rafforzata strategia condivisa.
Carenza di coordinamento tra gli attori e scarsa conoscenza degli strumenti sono tra le cause principali dell'inefficacia di molti interventi progettuali portati avanti dall'Italia negli ultimi anni. Emerge dunque la necessità di lavorare per un "sistema Italia rafforzato" dal punto di vista dell'impianto istituzionale, perché sia in grado di assicurare la governance e nuovi ed integrati modelli di intervento. Come esempio pilota da promuovere è stato scelto il caso dell'Albania, in quanto modello di scambio virtuoso di buone prassi e risultato di un partenariato efficace.
Organizzata dalla Rappresentanza Permanente d'Italia presso l'Unione Europea, l'Ambasciata d'Italia in Albania, l'Istituto nazionale per il Commercio Estero, il Coordinamento degli Uffici delle Regioni italiane di Bruxelles e l'Unioncamere, la conferenza si articola in due sessioni: quella del mattino focalizzata su "criticità, opportunità e sfide verso un approccio europeo integrato", con i contributi di esponenti della Commissione europea e degli uffici ICE nei Balcani; quella del pomeriggio, che affronta invece il tema del partenariato efficace.
Tra i relatori: Bernardo Notarangelo, Autorità di Gestione Programma Italia-Albania e dirigente del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia, con un intervento su"L'esperienza maturata dalle Regioni nel partenariato con i Balcani"; Ernesto Somma, in rappresentanza del "PORE - Progetto Opportunità delle Regioni in Europa"; Lodovico Gherardi, del coordinamento nazionale del "Programma South East Europe", Regione Emilia Romagna.
Si veda il programma dettagliato nella sezione appuntamenti.