Accordi di collaborazione per infrastrutture, economia e ambiente. Temi cardine della recente delegazione della Regione Friuli-Venezia Giulia, guidata dall'assessore alle Relazioni internazionali
Fonte: Regione Friuli-Venezia Giulia
Aziende ed imprenditori del Friuli Venezia Giulia sono in lizza per ruoli ed impegni di primissimo piano nel settore delle infrastrutture strategiche di Serbia e Vojvodina, pronta ad investire centinaia di milioni di euro in una rete di collegamenti funzionale ed innovativa. Gli accordi in una prospettiva a breve e medio termine sono stati delineati dalla delegazione operativa regionale, giudata dall'assessore alle Relazioni internazionali, Franco Jacop, svoltasi tra il 10 e il 12 dicembre scorsi a Belgrado e Novi Sad.
A Belgrado la delegazione ha incontrato alcuni tra i principali esponenti serbi a livello istituzionale ed economico, oltre all'ambasciatore italiano, Alessandro Merola, ed i rappresentati di ICE e Cooperazione italiana allo sviluppo. Nei primi mesi del 2008, ha riferito Iacop al termine del colloquio con il viceministro alle Infrastrutture e segretario di Stato, Miodrag Jocic, verranno emanati già alcuni importanti bandi di gara relativi al perfezionamento dei collegamenti stradali ed autostradali tra la capitale serba e, rispettivamente, l'Ungheria ed il Montenegro, in particolare con il porto di Bar. Altra arteria inserita tra le priorità che, ha spiegato Iacop, potrebbero coinvolgere Autovie Venete anche in un'ottica di concessionario, è la superstrada da Nis a Sofia, in Bulgaria.
Si prospetta, intanto, una visita ufficiale dei vertici economici serbi in Friuli-Venezia Giulia all'inizio del prossimo anno, finalizzata proprio alla definizione di progetti comuni dei quali Iacop ha discusso anche con il ministro del Commercio e dei Servizi, Predrag Bubalo.
La delegazione regionale composta, tra gli altri, anche da Giuliano Vidoni, presidente del Collegio costruttori Fvg, e da Gianpaolo Guaran, presidente dell'Ordine degli ingegneri di Udine, si è poi trasferita a Novi Sad dove si è discusso in dettaglio di progetti concreti relativi alla Vojvodina che, è stato assicurato, dispone di oltre 200 milioni di euro per lo sviluppo infrastrutturale del territorio.
Il Friuli Venezia Giulia sarà protagonista con le proprie imprese dell'importante restyling infrastrutturale che si appresta ad affrontare la Vojvodina, provincia della Serbia con oltre 2 milioni di abitanti (incluse 26 minoranze etniche diverse) che vanta un regime di autonomia per certi versi molto simile a quello dell'estremo Nordest d'Italia.
Il primo passo in questa direzione è stato realizzato durante la visita a Novi Sad, considerata la Milano della Serbia per la forte caratterizzazione operativa, dove l'assessore regionale alle Relazioni internazionali, Franco Iacop, ha annunciato la firma dell'accordo di collaborazione tra il sistema camerale del Friuli Venezia Giulia e quello della Vojvodina, con la partecipazione di Informest in qualità di soggetto propedeutico a concretizzare le nuove opportunità.
"In questo modo - ha spiegato Iacop - siamo riusciti a creare un rapporto diretto a tutto vantaggio delle imprese regionali che, dopo le necessarie valutazioni, potranno inserirsi efficacemente nell'ampia gamma di progetti che coinvolgono la Vojvodina, approfittando anche degli accordi di libero scambio sottoscritti dalla Serbia con i paesi limitrofi e con la Federazione russa".
In Vojvodina, Iacop si è incontrato con le istituzioni che gestiscono i fondi per lo sviluppo locale, attualmente pari a 270 milioni di euro destinati per almeno il 60 per cento ad infrastrutture ed interventi ambientali. Particolarmente interessanti, è stato fatto notare, i due nuovi ponti sul Danubio, destinati ad ottimizzare la viabilità su gomma a Novi Sad, e il tunnel Fruska Gora che collegherà l'accesso alla città con l'autostrada Zagabria-Belgrado, sostituendo di fatto l'attuale percorso esterno, considerato lungo e tortuoso.
Per le aziende straniere interessate ad operare stabilmente in Vojvodina, è stato spiegato, sono pronte agevolazioni fino a 10 anni di esenzione fiscale se l'investimento supera i 6 milioni di euro e garantisce oltre cento posti di lavoro. Con questi presupposti, il 12 dicembre il vicepresidente dell'Unione italiana delle imprese produttrici di macchine agricole (UNACOMA), Carlo Tonutti, titolare dell'omonima azienda leader di Remanzacco, ha siglato un protocollo d'intesa con BIPOM, organizzazione che comprende le 18 più importanti realtà produttive settoriali serbe. L'obiettivo è favorire gli scambi e gli investimenti internazionali, intensificando soprattutto i contatti con la Vojvodina che è considerata regione agricola per eccellenza.