Il 21 febbraio viene inaugurata a Prijedor presso il Museo Kozara, in Bosnia Erzegovina, la mostra fotografica 'No Borders' realizzata con fotografie scattate da giovani kosovari, albanesi e serbi, coinvolti nelle attività dell'Area dialogo conflitto e memorie del Tavolo trentino con il Kosovo. Già presentata in alcune città italiane, prosegue il tour nei Balcani
Fonte: Trentinobalcani
Nei prossimi giorni arriverà anche a Prijedor, in Bosnia Erzegovina, la mostra "No Borders" realizzata da Operazione Colomba. Sarà inaugurata martedì 21 febbraio 2012 presso il Museo Kozara di Prijedor, dove rimmarrà esposta per due settimane. Grazie alla stretta collaborazione tra i territori di Prijedor (Bosnia Erzegovina), Peć/Peja (Kosovo) e Kraljevo (Serbia) coordinata dal Comitato Servizi di Cooperazione coi Balcani, in particolare per quanto riguarda i progetti di Area Dialogo Conflitto e Memorie, è stato quindi possibile accordarsi per far esporre la mostra non solo in Kosovo e in Italia, ma anche negli altri due territori.
Come racconta Fabrizio Bettini di Operazione Colomba, l'obiettivo della mostra, preparata da Operazione colomba con la collaborazione di alcuni membri del gruppo studio "non voleva essere l’immagine ma il contenuto, la foto non doveva rappresentare l’idea del singolo ma il pensiero condiviso del gruppo sul Kosovo che ci trovavamo di fronte".
La mostra è infatti il risultato di una collaborazione fra un gruppo di giovani di etnia serba provenienti da Gračanica e un gruppo di giovani appartenenti alla comunità albanese di Priština/Prishtina. Si tratta di una mostra di fotografie amatoriali, scattate con due macchine digitali prese in prestito che passavano di mano in mano tra i ragazzi, attraverso la quale i giovani partecipanti hanno voluto presentare i luoghi dove vivono, la loro visione e la loro percezione del Kossovo odierno. Delle più di 2000 fotografie scattate dal gruppo ne sono state scelte 25 attraverso una intensa attività di incontri e di dialogo tra i giovani, che ha permesso al gruppo di individuare in maniera condivisa le foto che rappresentavano il “loro” Kossovo.Questo significa che le singole fotografie non possono essere attribuite ad un singolo autore, ma piuttosto all'intero gruppo di giovani che ha realizzato il progetto.
La mostra infatti presenta una visione della realtà condivisa dai giovani appartenenti a due comunità etniche diverse e storicamente in conflitto tra loro. Oltre alla presentazione e la narrazione del territorio kosovaro dalla prospettiva dei suoi giovani, sia di etnia serba che di etnia albanese, la mostra ha come obiettivo anche il superamento di stereotipi e pregiudizi relativi al territorio kosovaro tuttora esistenti. Attraverso questo lavoro infatti giovani appartenenti a due comunità etniche diverse e storicamente in conflitto tra loro hanno avuto la possibilità di incontrarsi, conoscersi, confrontarsi ed elaborare una analisi ed una visione comune della propria.
La mostra, nel periodo dal 27 al 31 agosto del 2010 è stata presentata sulle quattro piazze principali delle quattro città kosovare: Goraždevac e Gračanica, a maggioranza serba, e Peć/Peja e Priština/Prishtina, a maggioranza albanese. E' stata accompagnata da un concerto del gruppo musicale italiano Too Much Bunnies che ha contribuito a conferire a tale evento anche un carattere di intrattenimento. Il progetto è stato sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento ed alla sua realizzazione hanno contribuito le associazioni Operazione Colomba, Tavolo Trentino con il Kossovo e APP di Trento. Oltre alle città kosovare già menzionate, la mostra verrà presentata anche nelle altre città balcaniche che fanno parte del partenariato territoriale Trentino-Balcani. E' già stata presentata al pubblico italiano nelle città di Bolzano, Rovereto e Rimini e sono previste ulteriori repliche a Cesena, Bologna e Torino.