Architetti italiani, sloveni e austriaci pongono a confronto interessi e idee progettuali, nell'ottica di possibili collaborazioni tra i tre paesi confinanti. Questo il tema dell'incontro pubblico previsto a Lubiana
Fonte: Istituto Italiano di Cultura in Slovenia
"Slo aut it diskussions": è questo il tema del simposio d'architettura che avrà luogo venerdì prossimo, 13 marzo alle ore 17.00, presso il "Mestni muzej" di Lubiana. Organizzato dal centro per l'architettura moderna "Monochrome arhitekti e da Zentralvereinigung der Architekten Steiermark", in collaborazione con l' "Istituto Italiano di Cultura in Slovenia", il simposio avrà come ospiti sei architetti affermati provenienti dall'Austria (Bramberger Architects, Yes Architects, Innocad, Graz) e dall'Italia (Metrogramma, Milano; Salottobuono, Venezia; MAP, Venezia) i quali si presenteranno al pubblico sloveno con brevi conferenze.
Nel dibattito finale, condotto dal teoretico italiano Giovanni Damiani, gli architetti, insieme ai loro colleghi sloveni, discuteranno sulle problematiche dell'architettura moderna dalle tematiche locali all'influenza dei trend globali della recessione economica.
Lo scopo della discussione non è solo la presentazione dei progetti degli studi d'architettura austriaci e italiani, ma anche lo scambio di interessi e visioni e la presentazione della forza produttiva della giovane generazione di architetti affermati di due stati confinanti. A lungo termine questi confronti rappresentano delle nuove possibilità di collaborazione tra la Slovenia, l'Austria e l'Italia nell'ambito dell'architettura, dell'urbanismo e dell'integrazione culturale.
Gli ospiti d'onore del simposio saranno il sindaco di Graz, Siegfried Nagl, e quello di Lubiana, Zoran Jankovic, l'ambasciatore austriaco Valentin Inzko, il ministro degli Esteri austriaco, Michael Spindelegger, e la direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura a Lubiana, Roberta Ferrazza.
Proseguono intanto le iniziative culturali organizzate dall'Istituto, che oggi, 11 marzo, alle ore 18.00, ospiterà un nuovo appuntamento con il "Cinema d'oggi": in programma "Il maestro degli errori" (2005) di Pietro Maria Benfatti che sarà proiettato in italiano con sottotitoli in inglese. La pellicola narra la vita di Cecco d'Ascoli, vissuto fra la fine del Duecento e gli inizi del secolo successivo. Uomo di scienze, professore di medicina alla Facoltà di Bologna, fu accusato definitivamente di eresia dalla Santa Inquisizione e condannato a morte nel 1327. Seguirà, il 18 marzo, la proiezione di "Un viaggio chiamato amore" di Michele Placido.
Si veda il programma sul sito dell'Istituto Italiano di Cultura in Slovenia.