Formalizzata dalla Giunta Regionale del Molise la partecipazione al progetto integrato "Health and Welfare management projects". Divenuta inoltre capofila per la linea del Programma "Sanità e welfare" nei Balcani
Fonte: Cooperazione Internazionale
La Giunta Regionale del Molise ha formalizzato, lo scorso 18 settembre, il cofinanziamento di 80.000 euro per il progetto integrato "Health and Welfare management projects", il quale è stato immediatamente sottoposto ad approvazione della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e del "Comitato partenariale di indirizzo e monitoraggio" - CIM, istituito nell'ambito del "Programma di Sostegno alla Cooperazione Regionale ". Inoltre, la Regione è stata individuata capofila per la linea del Programma 2.5 "Sanità e welfare" nei Balcani e responsabile unico del procedimento volto ad assicurare una corretta gestione delle attività progettuali proposte dalle altre Regioni.
Il progetto si pone come obiettivo generale il rafforzamento del parternariato tra Regioni italiane e fra queste e le Amministrazioni centrali e locali dei Paesi dei Balcani Occidentali, nei settori della Sanità e del Welfare. Si prevede lo scambio di saperi e l'attuazione di azioni pilota, quali la pianificazione delle politiche per la gestione dei servizi sanitari e di welfare. "Il nostro sistema sanitario regionale, la facoltà di Medicina dell Università degli Studi del Molise, insieme all'Università Cattolica e l'Istituto di ricerca scientifica "Neuromed", specializzato in attività neurologiche, rappresentano i nostri punti di eccellenza. Si pensa quindi di mettere a disposizione dei partner esperienze di qualità che possano incontrare le loro esigenze e, nel contempo, approfittare dell'occasione per approfondire attività di ricerca nel settore sanitario", ha affermato Francesco Cocco, Consigliere del Presidente della Giunta Regionale del Molise per le Politiche Europee.
Le azioni del progetto saranno portate avanti in Albania e Serbia nelle aree di Scutari, Valona, Novi Sad e Kragujevac. Le Regioni partner partecipanti al progetto sono il Friuli Venezia Giulia, il Veneto, l'Emilia Romagna, la Puglia, l'Abruzzo, la Liguria, la Sardegna e le Marche. "Attualmente, diverse Regioni partner italiane - la Puglia con l'Albania ed alcune Regioni del Nord con il nord della Croazia - hanno sviluppato accordi con amministrazione ed ospedali di queste regioni. Il Molise aspira, senz'altro, ad inserirsi come territorio italiano di riferimento in materia sanitaria, insieme a queste Regioni italiane", ha inoltre aggiunto il referente regionale del Molise.
Tale progetto s'inserisce nell'ambito di un Programma molto più vasto, il "Programma di Sostegno alla Cooperazione Regionale", promosso dal Ministero degli Affari Esteri (MAE) ed attuato con il supporto del Formez per le attività di assistenza tecnica. Lo scopo del Programma è definire una strategia che valorizzi il ruolo del sistema Italia, nell'ambito della politica Europea di sostegno ai processi di crescita dei Paesi della sponda sud del Mediterraneo e dei Balcani Occidentali, nonché rafforzare le competenze in materia di cooperazione interistituzionale del MAE e delle Regioni, incoraggiando nel contempo processi di apertura internazionale dei territori, con particolare riferimento ai nuovi strumenti europei per la promozione della cooperazione di prossimità e di preadesione. In tale contesto, sono stati sottoscritti due Accordi di Programma Quadro (APQ) il 2 dicembre 2005, per i quali, la Regione Sardegna ed il Piemonte sono responsabile unici, rispettivamente, dell' "APQ Mediterraneo" e dell' "APQ Balcani".
Francesco Cocco ha infine aggiunto che "il programma in generale, con il lavoro svolto durante i tavoli di concertazione tra Regioni si è rivelato senz'altro positivo, soprattutto per noi che siamo una piccola Regione con poche esperienze in ambito di cooperazione internazionale. Si è trattato di un'esperienza che ci ha consentito di relazionarci con le altre Regioni italiane e sembra che il tavolo abbia funzionato bene, poiché siamo giunti all'elaborazione di questo intervento. In futuro, speriamo in uno scambio costante di attività con i paesi terzi. Fino ad ora la cooperazione è stata spesso frutto di attività abbastanza isolate, ma con la sperimentazione del Programma di Sostegno alla Cooperazione Regionale speriamo di realizzare veri progetti integrati che mettano in rete tutte le Regioni italiane".