Giovani italiani e provenienti da paesi quali Turchia, Serbia e Bosnia Erzegovina, in Trentino per creare un mosaico grazie ad un progetto europeo. L'opera intende rappresentare un tributo alla diversità e alla convivenza
Fonte: Provincia autonoma di Trento
È stato inaugurato lo scorso 4 agosto, in piazza Gavazzi a Pergine Valsugana (Trento), il mosaico - costituito fisicamente da quattro pannelli distinti - realizzato dai ragazzi che hanno partecipato a "Free your wall". Un progetto promosso e gestito dal Comune di Pergine Valsugana, con il sostegno della Provincia autonoma di Trento e realizzato con l'apporto finanziario dell'Unione Europea, nell'ambito del programma "Gioventù in azione" - Agenzia nazionale per la Gioventù. Presenti, tra gli altri, Francesco Pancheri del Dipartimento Istruzione della Provincia autonoma di Trento e Renato Tessadri, assessore alle Politiche sociali e giovanili del Comune di Pergine.
Piccoli pezzi di materiale di recupero. Tessere di colore, forma e consistenza differenti affiancati l'uno all'altro formano quattro pannelli. Ai margini di ciascuno, alcune tessere rosse tracciano linee che simbolicamente indicano i margini di unione tra le quattro parti. Nell'insieme, un mosaico. Un tributo alla diversità, alla convivenza e al riuso.
È questo il frutto del lavoro di una trentina di ragazzi e ragazze provenienti da quattro Paesi che hanno partecipato al progetto "Free your wall" e lavorato fianco a fianco dal 26 luglio. La loro opera - disegnata dalla giovane artista trentina Bianca Bassi e realizzata con la supervisione della coordinatrice del progetto, Stefania Bortolotti - è stata inaugurata il 4 agosto di fronte al pubblico radunatosi in piazza Gavazzi a Pergine Valsugana. I ragazzi di "Free your wall!" hanno raccontato la loro esperienza, cantato e ballato. Presenti, fra gli altri, Francesco Pancheri, del Dipartimento Istruzione della Provincia autonoma di Trento, Renato Tessadri, assessore alle Politiche Sociali e giovanili del Comune di Pergine e Francesca Parolari, funzionario alle Politiche giovanili dello stesso Comune.
Il progetto, promosso e gestito dal Comune di Pergine Valsugana con il sostegno della Provincia autonoma di Trento, è stato uno dei cinque, sui 21 presentati, che ha ricevuto l'apporto finanziario dell'Unione Europea nell'ambito del programma "Gioventù in azione" - Agenzia nazionale per la Gioventù.
I giovani coinvolti provengono da territori diversi fra loro. Ankara in Turchia, Kragujevac in Serbia, Breza in Bosnia Erzegovina e Pergine Valsugana in Italia. Dai loro Paesi d'origine hanno portato le materie prime utilizzate per l'opera. A Pergine, hanno lavorato fianco a fianco scoprendo i segreti di una tecnica, il mosaico, che si ritrova nella cultura e nelle storia di tutti loro. Il risultato di questa collaborazione è un oggetto permanente altamente simbolico. L'opera, installata sulle pareti di un gazebo in piazza Gavazzi a Pergine Valsugana, ricorda al passante, più o meno distratto, molti significati. La cultura del riuso. La bellezza e la ricchezza che derivano dall'accostamento di entità diverse. La possibilità che anche gli uomini, come le tessere di un mosaico, possano dare forma a qualcosa che vada al di là della semplice somma delle parti. La speranza che imparino a collaborare oltre che - semplicemente - a tollerarsi. "Questo mosaico rappresenta le nostre differenze, ma anche la nostra unione" dice una delle ragazze coinvolte nel progetto.
I giovani di "Free your wall", durante la loro permanenza in Trentino, si sono dedicati anche ad altre attività, oltre alla realizzazione del mosaico. Laboratori artistici, momenti di condivisione e confronto culturale, gite e visite sul territorio sono stati gli ulteriori ingredienti di un progetto di largo respiro che ha voluto dare voce alla creatività e all'impegno di un gruppo di giovani.