L'assessore alla Provincia di Trento, Iva Berasi, ha ricevuto il sindaco di Pec/Peja, Ali Berisha. Fatto il punto sui progetti di cooperazione comunitaria tra il territorio trentino e il territorio kosovaro
Fonte: Provincia di Trento
L'assessore provinciale alla solidarietà internazionale Iva Berasi ha ricevuto lo scorso 8 maggio a Trento una delegazione proveniente dal Kosovo, composta da Ali Berisha, sindaco di Peja/Pec, da Ilir Kelmendi, assessore all'Educazione, cultura e politiche giovanili di quel comune e da Lirim Kurtaj, Consigliere politico del sindaco. La delegazione kosovara era accompagnata da Michele Nardelli e da Cristina Bezzi, in rappresentanza del Tavolo trentino con il Kosovo che sta curando alcuni progetti di sviluppo e di solidarietà a Peja/Pec, mentre l'assessore Berasi era affiancata da Luciano Rocchetti e da Manuela Gioseffi per l'Ufficio solidarietà internazionale.
La delegazione kosovara si tratterrà in Trentino alcuni giorni per prendere contatti con alcuni referenti istituzionali che stanno attivamente collaborando a favorire progetti di sviluppo nei settori dei giovani, della promozione turistica e rurale e nella realizzazione di alcune strutture sportive per stimolare l'incontro delle diverse etnie.
All'assessore Berasi premeva anche avere rassicurazioni dalla nuova amministrazione di Peja/Pec, insediatasi da pochi mesi e alle prese con il nuovo scenario del Kosovo indipendente, in merito al protocollo di intesa a suo tempo sottofirmato dalla Provincia autonoma di Trento e da quel Comune e che sarà valido fino al prossimo 2009. Il sindaco Ali Berisha ha sottolineato con forza che non solo la sua giunta è impegnata a rispettare i contenuti e i tempi fissati dal protocollo, ma intende invitare l'assessore Berasi quest'estate a Peja/pec per controllare di persona lo stato di avanzamento dei lavori e per discutere di altre forme di collaborazione.
Per quel che riguarda il Centro giovanile "Zoom", finanziato dalla Provincia autonoma di Trento, l'assessore Berasi ha chiesto entro quali scadenze verranno resi disponibili gli spazi del primo piano, attualmente occupato dal partito politico che era maggioranza nella precedente amministrazione. "Al nostro rientro a Peja/Pec - ha promesso Ali Berisha, - l'intero piano dovrà esser già sgomberato da mobili e materiali; in mancanza di ciò, sarà cura dell'attuale amministrazione procedere a rendere disponibili per le attività dei giovani di "Zoom" le stanze ancora occupate.
Circa il recupero alla piena e libera fruizione dei giovani di Peja/Pec di uno spazio sportivo dotato di campo da basket presso il Centro "Zoom", l'assessore Berasi ha ricordato al sindaco Ali Berisha che la Provincia è intenzionata a intervenire non tanto per la realizzazione di un palazzotto dello sport, come prospettato dai precedenti amministratori, e quindi con costi molto alti, quanto per il recupero dell'area ed eventualmente al costruzione di un edificio adibito a spogliatoi. La delegazione kosovara, che ha sottolineato come comunque lo sport e la cultura siano importanti strumenti per favorire l'incontro tra giovani di diverse etnie anche per la rielaborazione del conflitto, ha rassicurato che al contributo messo a disposizione dalla Provincia autonoma di Trento si aggiungerà uno stanziamento da parte di quella amministrazione comunale per realizzare un'opera che rientri nei parametri fissati dalla convenzione.
"La Provincia di Trento sarà sempre al vostro fianco - ha concluso l'assessore Berasi, - perché riteniamo altamente redditizio anche per noi un investimento sui vostri giovani. Il Trentino sta dimostrando un alto indice di sensibilità solidaristica e le vostre visite non fanno altro che aumentare quelle ricadute sulla nostra comunità che noi auspichiamo e che sono al centro dei nostri pensieri. Se cresce Peja/Pec e il Kosovo, cresce anche il Trentino!"
Il sindaco Ali Berisha ha avuto parole di gratitudine per i trentini e per il Tavolo con il Kosovo: "Anche prima che noi fossimo eletti rappresentanti della municipalità di Peja/Pec, eravamo a conoscenza del protocollo che metteva le basi per la nostra collaborazione: adesso che possiamo essere qui, investiti di autorevolezza e pronti a imparare da voi ciò che potrà servirci per migliorare il nostro essere amministratori, non possiamo che ringraziarvi e chiedervi di continuare ad avere un occhio di riguardo per quel che sta avvenendo nei Balcani e in Kosovo in particolare".