Presentato a Viterbo il Centro universitario e culturale per l'integrazione tra Italia e Romania. Il centro nasce dal collegamento tra Università della Tuscia e Università di Cluj - Napoca, nato nel febbraio del 2009
Fonte: AISE
Presentazione ufficiale lo scorso 28 settembre a Viterbo, del Centro universitario e culturale per l'integrazione tra l'Italia e la Romania. Il prefetto Alessandro Giacchetti ha ricevuto per l'occasione presso la sede della prefettura una delegazione romena composta dal sottosegretario al ministero dell'Educazione, Ricerca ed Innovazione - Andrei Ionel, dal prefetto di Cluj-Florin - Vasile Stamatian, dal Sindaco di Cluj - Sorin Apostu e dal presidente dell'Unione Università di Cluj-Napoca - Doru Pamfil. Per l'Italia, oltre al prefetto Giacchetti, erano presenti il sindaco di Viterbo Giulio Marini, il presidente della Provincia di Viterbo - Alessandro Mazzoli, il vescovo di Viterbo - Lorenzo Chiarinelli e il rettore dell'Università degli Studi della Tuscia - Marco Mancini.
Il Centro, alla cui creazione ha contribuito la Fondazione OMNIA di Viterbo con il sostegno dell'Università LUMSA di Roma, è nato, infatti, allo scopo di realizzare uno scambio di conoscenze culturali, linguistiche e storiche fra Italia e Romania per promuovere lo sviluppo sostenibile nei rispettivi territori grazie al supporto delle più avanzate tecnologie multimediali di comunicazione e formazione. Il percorso che ha portato alla creazione della struttura ha preso il via nei mesi scorsi con la firma in prefettura a Viterbo, il 25 febbraio scorso, di un protocollo d'intesa.
Ricordandone le tappe più significative - tra cui il recente incontro, il 16 settembre scorso, tra il presidente del Consiglio Berlusconi e il primo ministro di Romania Emil Boc - il prefetto Giacchetti ha sottolineato in particolare come la comunità romena in Italia, con circa un milione di presenze, e la comunità italiana in Romania, con oltre 200.000 presenze e 20.000 aziende, rappresentano fattori di sviluppo economico e sociale oltre che garanzia per le relazioni tra i due paesi, che è interesse reciproco promuovere. Anche così, infatti, si contribuisce alla costruzione di una coscienza dell'identità europea nel processo di integrazione in cui siamo impegnati con tutti gli altri cittadini dell'Unione.