A fine maggio si conclude la presidenza greca dell'Iniziativa Adriatico-Ionica che passerà all'Italia. L'avvio del ruolo di guida dell'Iniziativa, si inaugurerà con il prossimo incontro dei paesi membri il 16 giugno ad Ancona
Fonte: ministero Affari esteri , AISE
Si è tenuta lo scorso 4 maggio ad Atene la VII Riunione degli speaker parlamentari dei paesi membri dell'Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) che è stata aperta da un intervento dello speaker dell'assemblea nazionale ellenica Dimitris Sioufas e alla quale ha presenziato, tra gli altri, anche l'ambasciatore Alessandro Grafini, segretario generale della IAI con sede ad Ancona.
I lavori dell'incontro ateniese sono articolati su temi relativi all'ambiente, all'energia e allo sviluppo regionale ed in conclusione di essi è stato annunciato dal vicepresidente vicario della Camera dei deputati - Antonio Leone che l'obiettivo della prossima presidenza italiana dello IAI sarà porre il turismo cone settore prioritario di collaborazione.
L'Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) è stata avviata con una Conferenza sullo Sviluppo e la Sicurezza nel Mare Adriatico e nello Ionio nel maggio del 2000, cui hanno partecipato i capi di Governo e i ministri degli Esteri di sei paesi del sud est europeo: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia. Al termine della Conferenza, i ministri degli esteri degli stati partecipanti siglarono la "Dichiarazione di Ancona", in presenza della Commissione Europea, dove si auspicava il rafforzamento della cooperazione regionale per promuovere la stabilità politica ed economica della regione e per creare una solida base per il processo di integrazione europea dei suoi paesi.
L'istituzione della IAI si ricollega ad un'intuizione italiana che aveva condotto, già nel 1989, alla creazione dell'Iniziativa Centro Europea (InCE), con sede del relativo Segretariato a Trieste, rivolta ad un rafforzamento della dimensione regionale per assecondare, in una cornice di sicurezza, i processi di trasformazione politica ed economica dell'Europa Centrale ed Orientale avviatisi a partire dal crollo dei sistemi comunisti. In un quadro di rapidi cambiamenti seguiti alla dissoluzione della Jugoslavia ed alla transizione politica ed economica verso nuovi assetti dei paesi dell'area ed alla necessità per l'Italia di contenere i rischi derivanti da condizioni di instabilità, con l'istituzione della IAI si è voluto rafforzare la cooperazione regionale tra le due sponde adriatiche. Agli originali membri dell'Iniziativa Adriatico-Ionica (Albania, Bosnia, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia) si è aggiunta in seguito l'unione di Serbia-Montenegro nel 2002 e nel 2006, con la dissoluzione dell'Unione i due paesi hanno mantenuto la membership.
Fino a poco tempo fa, la IAI non disponeva di strutture permanenti. Nel giugno 2008, grazie all'appoggio della Regione Marche, è stato inaugurato ad Ancona un Segretariato Permanente dell'Iniziativa. L'organo decisionale della IAI è il Consiglio dei Ministri degli Esteri (Consiglio Adriatico-Ionico), i cui lavori sono preparati da periodiche riunioni dei "Senior Officials" (Alti Funzionari) cui viene demandato il coordinamento dei diversi settori di cooperazione, in collaborazione con la presidenza di turno annuale dell'Iniziativa.
Il prossimo 31 maggio volge alla fine il mandato di presidenza della Grecia, al quale seguirà la presidenza italiana che durerà fino al maggio 2010, in coincidenza con il decimo anniversario della costituzione ad Ancona della IAI. "La presidenza italiana dell'Iniziativa Adriatico-Ionica è cruciale e per questo le attribuiamo una priorità fondamentale, anche per le tematiche che saranno al centro della comune progettazione: piccole medie imprese, turismo, ambiente, trasporti, cultura e istruzione. Tematiche in cui le Marche possono dare un contributo fondamentale anche in termini di formazione e know how. Per questo, la Regione è pronta a dare il massimo supporto a questa occasione strategica che avrà come punto di riferimento il Segretariato IAI, naturale proiezione verso l'area balcanica, che quest'anno sarà ancor più "il faro che indica la strada per l'Oriente", a cui riferirsi per costruire e promuovere quella stabilità politica ed economica che sta alla base del processo di integrazione europea". Questo il commento del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, alla notizia del passaggio dalla Grecia all'Italia della presidenza dell'Iniziativa Adriatico Ionica e dell'incontro che il prossimo 16 giugno si terrà ad Ancona, sede del Segretariato IAI, tra Governo, Regioni italiane e gli 8 Paesi membri dell'Iniziativa (Grecia, Italia, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Montenegro, Albania, Serbia e Slovenia).
Il presidente Spacca ha espresso una forte soddisfazione, ricordando che l'appuntamento di giugno 2009 cade esattamente ad un anno dall'inaugurazione della sede del Segretariato IAI ad Ancona, avvenuta il 19 giugno 2008. "Un anno fondamentale di preparativi - ha concluso Spacca, recentemente nominato membro dell'Assemblea Euromediterranea del Comitato delle Regioni d'Europa - finalizzati a sostenere anche la futura attività della Presidenza italiana e svolgendo efficacemente sia il determinante ruolo di rafforzare la conoscenza tra le diverse realtà regionali e dare così concretezza al concetto di cooperazione, sia quello di stimolare i rapporti e condividere i progetti delle diverse aree adriatiche - ioniche".