E' dello scorso 22 luglio la firma di un accordo di collaborazione tra Provincia autonoma di Trento e Università di Tirana. Presenti l'assessora all'emigrazione e solidarietà, Iva Berasi e il ministro albanese all'educazione e alla scienza, Genc Pollo
Fonte: Provincia autonoma di Trento
Si respirava aria di festa lo scorso 22 luglio all'Istituto Padre Monti ad Arco, in provincia di Trento: la comunità albanese, che vive nella piana del Garda trentino (oltre 400 persone) ha ricevuto la visita del ministro all'educazione e alla scienza Genc Pollo che, nonostante la recentissima elezione del presidente della Repubblica albanese, ha voluto essere presente alla firma dell'accordo fra Provincia autonoma e Università di Tirana. Con lui anche il presidente della commissione Sanità del Parlamento dell'Albania, Tritan Shehu, ospiti dell'istituto Monti.
L'assessore Iva Berasi ha firmato la lettera d'intenti che intende promuovere iniziative in campo formativo, istituzionale e di cooperazione finalizzate allo sviluppo sociale ed economico della popolazione albanese. L'accordo parla anche di scambio di competenze professionali fra le due entità territoriali, vale a dire l'Università' Nostra Signora del Buon Consiglio di Tirana e la Provincia autonoma. Tradotto in termini operativi, come ha spiegato il Rettore della neonata Università albanese (fondata nel 2004), lo scambio sarà soprattutto in ambito sanitario. Infatti l'intervento della Provincia autonoma offre la possibilità di raddoppiare il corso di laurea di Scienze infiermeristiche: "una preparazione professionale e umana - ha spiegato il Rettore e dermatologo Paolo Ruatti - che sarà poi messa a disposizione per le strutture sanitarie della Provincia autonoma.
"La firma di quest'accordo - ha detto l'assessore Iva Berasi - non è solo uno dei ponti che il governo provinciale ha voluto gettare in aiuto alla comunità albanese, ma è anche un messaggio importante per l'intera comunità trentina. La qualità sociale si costruisce anche cosi: investendo sulla formazione delle persone. E a crederci non è solo la Provincia autonoma ma anche l'amministrazione di Arco qui rappresentata dal sindaco Renato Veronese che ringrazio molto anche per l'accoglienza delle oltre quattrocento persone che qui vivono. Credo che - ha continuato l'assessore alla solidarietà internazionale - la formazione sia lo strumento principale per l'evoluzione di ogni comunità e il governo provinciale, nell'attivare forme di collaborazione allo sviluppo, è molto attento al modo. Crediamo infatti che i progetti debbano essere attivati con le persone, si sviluppano assieme alle donne e agli uomini. Solo così c'è l'opportunità, anche per la comunità trentina, di crescere".
Gli albanesi presenti, donne e uomini ma soprattutto tanti ragazzi che partecipavano al loro primo torneo di calcio, sono stati ad ascoltare con grande attenzione e hanno apprezzato le parole dell'assessore specie quando ha parlato loro della necessità di costruire insieme qualità sociale anche per allontanare nell'opinione pubblica comune quell'accezione negativa, riferita agli Albanesi, dovuta agli esempi non certo positivi che pur le cronache trentine registrano.
Anima della collaborazione esistente fra Trento e Tirana è Padre Ruggero Valentini che divide il suo lavoro fra Arco e Tirana. È stato lui insieme a Padre Mariano Passerini, Padre Franco Decaminada e Padre Franco Sartori di Verla, ad avviare la collaborazione già nel 1995 con la fondazione di un poliambulatorio dove vengono curate 40.000 persone all'anno. Nel 1999 si sono organizzati per ospitare 1000 profughi provenienti dalla guerra del Kossovo nel 2004 hanno fondato l'Università Nostra Signora del Buon Consiglio. Una realtà che conta ora 7 corsi di laurea (Medicina, Odontoiatria, Scienze infermieristiche, Fisioterapia, Scienze politiche ed Economia) frequentati attualmente da 600 studenti in continua crescita. Il personale docente - oltre 254 professori - proviene dall'Università di Bari, Bologna, Roma e Milano. L'arcivescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan, sostiene la nascita della cattedra di Bioetica. La comunità albanese in Trentino è rappresentata da 5000 cittadini ed è la comunità straniera più numerosa.
Il protocollo firmato stamane attiva forme nuove e rafforza una collaborazione di autosviluppo sostenibile molto apprezzata dal ministro albanese Geng Pollo che, in buon italiano, ha detto che "l'istruzione in Albania è una priorità e la firma di quest'accordo è una tappa molto importante per la formazione delle risorse umane e del futuro del Paese".
Si veda il testo integrale dell'accordo nel database Re.Te. di Balcanicooperazione.