A Belgrado si sono tenuti laboratori di restauro nell'ambito di un progetto finanziato da Cooperazione Italiana allo Sviluppo. 100 i partecipanti a quest'occasione di formazione nella quale si sono potute sperimentare le più recenti tecniche in merito alla conservazione di dipinti, metalli, tessuti e materiali lapidei
Fonte: AISE
Lo scorso 13 ottobre l’Ambasciatore d’Italia in Serbia, Armando Varricchio, ed il Ministro della Cultura, delle Informazioni e della Società Informatica serbo Predrag Marković hanno inaugurato ufficialmente i laboratori di restauro presso l’Istituto Centrale per la Conservazione a Belgrado.
Il progetto strategico del nostro Ministero degli Esteri e del Ministero della Cultura della Repubblica Serba – "Sostegno alla Creazione dell’Istituto Centrale per la Conservazione a Belgrado", finanziato con il dono del Governo Italiano - prevedeva formazione dei laboratori specialistici di restauro presso l’Istituto Centrale per la Conservazione. I laboratori e gli atelier specialistici di documentazione, di conservazione dei dipinti, metalli, tessuti e di materiali lapidei sono stati forniti con delle più recenti attrezzature tecniche e specialistiche.
Nell’ambito dello stesso progetto si sono svolti gli 8 corsi specialistici mirati ai professionisti del CIK, della Serbia e della regione dell’Europa Sud-Orientale. La realizzazione dei corsi formativi è stata affidata ai più eminenti esperti dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro – ISCR, e delle altre istituzioni italiane impegnate in restauro del patrimonio culturale. I corsi, ai quali hanno partecipato oltre a 100 professionisti, hanno riguardato i settori più carenti della professione di restauro in Serbia.
In occasione di chiusura dei Corsi specialistici in conservazione e restauro, l’Ambasciatore e il Ministro hanno consegnato consegneranno gli attestati di frequenza ai partecipanti dei corsi presso il Museo Nazionale di Belgrado, alla presenza del direttore dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, Gisella Capponi, del direttore dell’Istituto Centrale per la Conservazione a Belgrado, Mila Popovic-Zivancevic, del direttore dell’Unità Tecnica Locale della Cooperazione Italiana allo Sviluppo, Santa Molè e del capoprogetto dei corsi tenuti dall’ISCR in Serbia, Donatella Cavezzali.
Presenti all’inaugurazione dei laboratori anche i rappresentanti dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, i rappresentanti dell’UTL - Cooperazione Italiana allo Sviluppo insieme ai rappresentanti dell’Istituto Centrale per la Conservazione e delle istituzioni partner che hanno preso parte alla realizzazione del progetto.