Dal 14 al 17 Giugno scorsi si è svolto a Istanbul il meeting annuale dell'ILGA Europe, organizzato nell'ambito delle attività a sostegno dei diritti della comunità LGBT. Hanno partecipato rappresentanti di associazioni e gruppi provenienti da diversi Paesi dell'area mediterranea
Fonte: PINK Embassy Albania e Associazione Radicali Certi Diritti
Dal 14 al 17 Giugno 2012, si è svolto a Istanbul, in Turchia, il meeting annuale dell'ILGA Europe, organizzato nell'ambito delle attività a sostegno dei diritti della comunità LGBT. Hanno partecipato rappresentanti di associazioni e gruppi provenienti da diversi Paesi: il Malta Gay Rights Movement di Malta, l'Associazione Radicale Certi Diritti dall'Italia, Good as You(th) e Queer Cyprus dalla Grecia; l'Ambasciata PINK/LGBT dall'Albania; dalla Turchia Accept LGBT Cyprus, Morel Eskisehir LGBT Organization, PINK Life, LISTAG, LambdaIstanbul, Black Pink Triangle Izmir Association, SPOD e Kaos GL.
Nel corso del meeting tutti i membri delle organizzazioni LGBT hanno partecipato a momenti di formazione per costruire una comune strategia di advocacy per i diritti LGBT, prendendo spunto da modalità utilizzate nei diversi Paesi di origine. La formazione è stata condotta in forma interattiva, con molti esercizi tratti dall'esperienza delle organizzazioni partecipanti
Si è svolta anche una sessione dedicata alla condivisione di documenti relativi al rispetto dei diritti umani e in specifico a documenti informativi su casi di crimini e atti di discriminazione nei confronti della comunità LGBT nel mondo. A questo proposito ILGA Europe ha condiviso e discusso con i partecipanti la mappa mondiale dei diritti LGBTI come importante strumento volto ad accrescere la consapevolezza sulla situazione delle persone LGBTI nel mondo. La mappa è accompagnata dal rapporto annuale sull'omofobia istituzionale nel mondo. Nel 2012 l'Associazione Radicale Certi Diritti ha curato la versione italiana della mappa.
Il meeting ha dimostrato che la Rete mediterranea dell'ILGA Europe ha creato buone opportunità per il riconoscimento delle organizzazioni LGBT nei propri Paesi, per il sostegno al loro lavoro e la condivisione delle informazioni e delle buone pratiche.
Inoltre, è stata una buona occasione per comprendere le dinamiche culturali in atto, che hanno evidenziato delle similitudini tra i paesi del Mediterraneo:
- una forte cultura omofoba e un impianto legislativo eteronormato;
- una forte influenza religiosa contraria alle “diversità”;
- difficoltà delle organizzazioni LGBT a recuperare fondi, personale e riconoscimento delle associazioni nei territori di appartenenza;
- debole supporto da parte dei governi e dei rappresentanti politici alle questioni relative ai diritti dei LGBT;
- difficoltà a coinvolgere maggiormente le comunità LGBT e aumentare il loro impegno sul territorio.
Durante il meeting, il Network Mediterraneo ha tenuto una assemblea nella quel si è votata a maggioranza dei presenti la sede del prossimo incontro del network, che si terrà nel 2013 in Albania. In chiusura si è infine tenuta una conferenza stampa, a cui hanno partecipato anche altri membri del movimento LGBT in Turchia.
Un'occasione, quella del meeting e della Rete Mediterraneo, ritenuta da tutti i partecipanti essenziale per identificare le opportunità offerte dalla cooperazione, la solidarietà e la condivisione di esperienze, soprattutto in una regione ancora dominato da una forte cultura omofoba. Ecco perché il lavoro proseguirà per la costruzione di una società più tollerante e dove ad ogni gruppo deve essere assicurata libertà di espressione e pari diritti umani.