Materiale sanitario per l'ospedale di Pec/Peja, raccolto nella municipalità di Trapani. Una particolare azione di solidarietà che vede anche il diretto coinvolgimento di militari italiani
Fonte: AISE
Lo scorso ottobre si è avviato nel comune siciliano di Trapani la manifestazione dal nome "Vele per il Kosovo" che ha visto in primis il coinvolgimento del 6° reggimento bersaglieri della caserma Giannettino di Trapani, presente in Kosovo dal 23 novembre sotto bandiera "Task Force Aquila". L'iniziativa ha registrato l'intervento di importanti istituzioni quale il Comune di Trapani e l'ASL n. 9, alle quali si sono affiancate associazioni di volontariato quale "Insieme si può" e l'associazione di volontariato cattolico della Chiesa Ordinariato Militare, PASFA. Grazie alla manifestazione è stata organizzata la raccolta di aiuti generici, tra i quali materiali sanitari per l'ospedale di Pec/Peja.
Lo scorso 10 dicembre è dunque avvenuta in Kosovo la presentazione dell'iniziativa "Vele per il Kosovo" nel corso del congresso "Maternal Infant Care Department, Peja Hospital", organizzato dall'Ospedale di Peja/Pec in collaborazione con la Regione Veneto. Subito dopo l'avvio dei lavori, è stato Camillo Smacchia, volontario della Regione Veneto, ad introdurre il progetto, poi spiegato nei dettagli dal Colonnello Tattoli.
"Il nome Vele per il Kosovo - ha detto Tattoli - si ispira alla tradizione marinara della città di Trapani, ed abbiamo voluto immaginare che il forte vento della solidarietà umana spingesse questi aiuti fin qui, portando con noi non solo la ferma determinazione ad assolvere il nostro compito nell'ambito della KFOR, ma anche i sentimenti di vicina partecipazione della nostra terra a tutti coloro che vivono in una condizione di bisogno nel Kosovo". Il Colonnello Tattoli ha poi consegnato virtualmente i materiali sanitari al responsabile dell'ospedale. "Con questa stretta di mano - ha sottolineato in ultimo Tattoli - trasmetto a lei i sentimenti di solidarietà della città di Trapani e con essi le dono i materiali sanitari trasportati fin qui dalle 'vele per il Kosovo' ". Nel corso del congresso, è stata espressa soddisfazione da tutti i medici intervenuti per l'opera svolta dal Governo Italiano a favore della sanità Kosovara.