L’allargamento dell’Unione Europea alla Croazia rappresenta per il Veneto un’occasione straordinaria per rafforzare la cooperazione tra le due sponde dell'Adriatico. Lo ha dichiarato ieri L'assessore della Regione Veneto, Roberto Ciambetti, in conclusione del convegno tenutosi a Venezia
Fonte: Regione Veneto
“L’allargamento dell’Unione Europea alla Repubblica di Croazia, a partire dal prossimo primo luglio, rappresenta per il Veneto un’occasione straordinaria per mettere a frutto l’ultra trentennale rapporto di proficua collaborazione con questa terra posta sull’altra sponda dell’Adriatico e le sue istituzioni, in vista del varo del un nuovo Programma di cooperazione transfrontaliero tra Croazia e Italia”.
Lo ha detto l’assessore della Regione Veneto al bilancio, ai programmi FESR e alla cooperazione, Roberto Ciambetti, concludendo l’incontro bilaterale svoltosi il 20 maggio a Venezia, nella sede del Consiglio regionale in collaborazione con Unioncamere del Veneto, sul tema: “Il Veneto e l’entrata della Croazia nell’Unione Europea: opportunità, finanziamenti e prospettive di crescita per l’Alto Adriatico”.
Ciambetti ha ricordato che le prime relazioni tra Veneto e Croazia risalgono al 1978, alla costituzione della Comunità di Lavoro Alpe Adria. “Da allora i rapporti di scambio e di collaborazione si sono moltiplicati – ha precisato l’assessore –, grazie agli interventi attuati dalla nostra Regione per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell’Istria e nella Dalmazia, nell’ambito dell’Euroregione Adriatica, attraverso la sottoscrizione di protocolli d’intesa e l’attuazione di numerose iniziative progettuali finanziate da Programmi Nazionali e Comunitari e da Organizzazioni Internazionali, per finire con la costituzione del GECT “Euregio Senza Confini”, che vede attualmente la partecipazione di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia, ma prevede l’entrata appena possibile anche delle regioni croate”.
“Questo nostro patrimonio di conoscenze e di rapporti costruito nel corso degli anni – ha concluso Ciambetti –, fa sì che il Veneto si candidi naturalmente a un ruolo di protagonista nell’attuazione del futuro programma Interreg Italia – Croazia, la cui dotazione finanziaria si può quantificare tra i 150 e i 180 milioni di euro. Un traguardo che potremmo raggiungere se il nostro sistema regionale composto da pubblico e privato, da istituzioni e imprese, saprà, come ha già dimostrato di saper fare, lavorare di squadra, con determinazione e concretezza”.