Corsi e ricorsi 2: la debolezza della diplomazia
E siamo alle solite. Cosa prevede il piano di pace appena proposto, o forse meglio, imposto alla Georgia? Il ritiro delle truppe georgiane dall'Ossezia e il ritorno allo status quo precedente, con la presenza nella regione di forze europee di interposizione, il che significa perdita di sovranità della Georgia in Ossezia del Sud, nonostante il piano di pace affermi di "rispettare l'integrità territoriale della Georgia". Tale e quale a quanto accadde nella Krajna croata nel '91, la stessa identica ipocrisia che lì non fece altro che acuire i sentimenti di rivalsa dei croati e che li portò quattro anni dopo a riconquistare la Krajna cacciando tutta la popolazione serba che a sua volta aveva cacciato i croati in precedenza. E tale e quale al Kosovo nel 99, "parte integrante della Serbia", ma con truppe ONU dispiegate, e gli albanesi che cacciarono quasi tutti i serbi, anche quelli non colpevoli. Insomma, la comunità internazionale non sa fare altro che rinviare la soluzione dei problemi, oggi come diciassette anni fa, e l'unico risultato è far crescere l'odio ancor di più. Sono rassegnato all'idea che questa guerra non finirà qui.