Paese per Paese la superficie agricola dedicata al biologico e i produttori certificati
A livello regionale la Croazia presenta il settore più consolidato per superficie e produzione. La superficie agricola dedicata al biologico ha superato l’1% del totale tra 2008 e 2009 e nel 2010 sono stati oltrepassati i 1.000 produttori certificati. Questa posizione di vantaggio rispetto agli altri Paesi della regione è dovuta a un percorso iniziato già prima della dissoluzione della Jugoslavia (la prima azienda agricola chiaramente ispirata ai valori del biologico - Bio Zrno - è stata fondata nel 1988), a un contesto politico ricettivo (la legislazione è del 2001), a condizioni climatiche favorevoli e all’importanza del settore turistico, che fa lievitare la richiesta di prodotti biologici e di qualità durante il periodo estivo.
Macedonia e Serbia seguono la Croazia sia per estensione della superficie agricola dedicata, sia per numero di produttori. Sebbene in entrambi i Paesi il settore presenti ancora debolezze strutturali, la crescita tra il 2006 e il 2011 è stata incoraggiante, con un’attenzione crescente tanto da parte degli investitori privati quanto delle istituzioni.
In Albania, nonostante una storia piuttosto lunga (il movimento per l’agricoltura biologica nasce nel 1997) e condizioni climatiche estremamente favorevoli, il bio non ha ancora raggiunto i risultati cui sembrava poter puntare nel breve periodo. Sebbene il numero di produttori certificati stia lentamente crescendo, la superficie agricola a biologico è ancora limitata.
Bosnia Erzegovina e Montenegro, seppur per cause diverse, presentano ancora importanti limiti strutturali: in Bosnia i ‘pionieri’ del biologico non raggiungono le cinquanta unità, mentre in Montenegro la superficie agricola bio resta estremamente contenuta. In entrambi i Paesi, come in Albania e in misura minore nel resto della regione, anche per via della conformazione territoriale caratterizzata dalla prevalenza di zone montuose, è stata l’area per la raccolta selvatica e spontanea a raggiungere rapidamente una dimensione rilevante.
Tabella 16. Il biologico nei Balcani Occidentali: superfici e operatori certificati
Paese | Anno | Totale superficie agricola (ettari) |
Superficie a biologico (ettari) | Area per la raccolta selvatica (ettari) | Operatori certificati (numero) |
Fonte |
Albania | 2010 | 1.122.000 | 284 | 251.717 | 137 | MACFP (AL), 2011 |
Bosnia Erzegovina | 2009 | 2.136.000 | 691 | 220.000 | 39 | MAFWM (RS- BA), 2011; MAWMF (FBiH), 2011 |
Croazia | 2010 | 1.289.000 | 23.000 | n.d. | 1.125 | MAFRD (HR), 2011 |
Macedonia | 2010 | 1.064.000 | 5.228 | n.d. | 562 | MAFWS (MK), 2011 |
Montenegro | 2010 | 516.000 | 3.561,1 | 101.801 | 67* | MARD (ME), 2011 |
Kosovo | 2009 | 608.000 | 10 | n.d. | 1 | MAFRD (XK), 2011 |
Serbia | 2009 | 5.065.000 | 8.500 | 130* | MAFWM (RS), 2011 | |
* Il numero dei produttori certificati è però destinato a crescere qualora il Ministero riconosca formalmente le certificazioni di gruppo, pratica che al mese di giugno 2011non era ancora stata formalizzata all’interno della legislazione locale. |
Fonte: elaborazione dell’autore
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