Socia attiva della Comunità croata di Trieste. Nasce nel 1965 a Čakovec, nella Croazia interna. Ha viaggiato nelle diverse zone della Croazia, passando per l'Istria, e fa spesso ritorno con il marito Mirko e i suoi due figli nella sua città natale. Le sue radici sono un costante punto di riferimento anche se è sempre pronta a scoprire nuove realtà e conoscere le diverse comunità che vivono nel capoluogo mitteleuropeo.

27/04/2010 -  Daniele Scarpa

Čakovec-Trieste, passando per l'Istria

Sono nata nel 1965 a Čakovec, nella regione del Međimurje. Negli anni ’80 sono andata per lavoro a Poreč/Parenzo dove ho conosciuto mio marito. In seguito ci siamo trasferiti a Trieste.

Contatti tra culture

Per esperienza personale, mi sento molto vicina alla cultura italiana. Inizialmente, il mio problema era la lingua; una volta superato, l'italiano mi è servito per comunicare meglio. A livello professionale, qui in Italia c’era un altro approccio verso il lavoro, che ho acquisito velocemente. Mi piaceva questo modo e mi sentivo molto vicina a questa cultura.

Identità e sentimenti

Oggi posso dire che mi sento davvero europea; le mie radici rimangono comunque un punto di riferimento, è sempre presente questo forte sentimento che provo verso la regione del Međimurje e la mia città, Čakovec. E siccome sono molto aperta e curiosa verso le altre culture, mi sento europea.

Trieste, ponte tra Slovenia e Croazia

Trieste è una città molto particolare perché è in una posizione strategica, è un ponte tra la Slovenia, la Croazia, i Balcani e il resto dell’Europa. Anche quando ero più giovane non sentivo il confine che esisteva tra l'Italia e la ex Jugoslavia, non la sentivo questa distanza. Trieste è una città cosmopolita, multietnica; qui le diverse culture e le comunità sono ben integrate e convivono serenamente tra loro.

Comunità croata, luogo di incontro

Ho cominciato a frequentare la Comunità croata sin dalla sua fondazione, in cui ricopro il ruolo di socia attiva. La Comunità croata coinvolge differenti generazioni e persone di diversa provenienza, in cui ognuno ha un interesse molto forte. La nostra è una Comunità aperta a tutti.

Federazione delle Comunità croate in Italia

L’evento più significativo per me è stata la nascita della Federazione delle Comunità croate in Italia nel 2002, associazione a livello nazionale che riunisce tutte le comunità presenti nel Paese. Sentivo molto dentro di me questo grande evento, che da quel momento avrebbe dato il via a un periodo di collaborazione. Questo è stato un motivo in più per farsi conoscere nella realtà italiana.

Lingua e cultura, patrimonio per i nostri figli

Considero molto importante tramandare la lingua dei genitori ai propri figli, perché una persona deve sapere da dove arriva, dove vive e dove sta andando; tuttavia, non si deve restare aggrappati alle proprie radici, si deve sempre guardare avanti per conoscere altre realtà. Io dico sempre che il fatto di insegnare la lingua croata ai miei figli è una ricchezza, perché ciò li potrà aiutare per il loro futuro.


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