Il sogno europeo è fortemente radicato nelle nuove generazioni albanesi. I ventenni di Tirana, cresciuti all'ombra della crisi identitaria degli anni '90, ne sono convinti: il futuro dell'Albania è l'Europa. L'Ue è spesso vista come una panacea di tutti i mali, mentre in pochi si interrogano sull'impatto del processo di integrazione
Il romanzo “Alì e Nina” racconta una storia d'amore fra due adolescenti, l'una georgiana e l'altro azero. Dipinti come simboli dell'Europa e dell'Asia si incontrano a Baku, punto d'unione fra i due continenti. Quasi un secolo dopo, il Caucaso è europeo? E può essere unito?
Esperti e giornalisti provenienti da varie parti del Caucaso del sud, inclusi territori de facto indipendenti come Abkhazia, Ossezia del Sud e Nagorno Karabakh, dicono la loro sulle prospettive di integrazione nell'Ue. Considerando l'ipotesi di un percorso comune caucasico
I macedoni, allo specchio di un sondaggio Eurobarometro, si scoprono meno fiduciosi nell'Unione europea. Un calo del 6% in 12 mesi, che nel Paese ha creato sconcerto. Si discute sulla fine della grande illusione. Ma per alcuni è un bagno di realismo inevitabile. E forse benefico
Il fiume Evros, al confine tra Grecia e Turchia è l'ultima porta aperta verso l'Unione Europea per i migranti e richiedenti asilo politico. Una strada rischiosa, segnata da decine di incidenti e vittime. Grecia e Ue, intanto, non riescono ad uscire dalla logica della crisi permanente. Nostro reportage
Proseguono i rimpatri dalla Francia di cittadini bulgari e rumeni di etnia rom. L'iniziativa del presidente Sarkozy, oltre a mettere in evidenza lo stato di malessere in Europa (e la tentazione dello “zingaro” come capro espiatorio) riporta alla luce tensioni mai sopite all'interno dell'Ue
Sfruttano le possibilità dei mezzi di comunicazione elettronici e quelle dei voli low cost. Vivono divisi tra il "qui" del paese di origine e il "là" di quello che hanno scelto per lavorare. Utilizzano identità multiple. Sono gli "euro-nomadi", gruppo in continua crescita anche in Bulgaria
Per i moldavi l'Europa è una febbre. L'aspirazione collettiva ad entrare nel cerchio magico dei Ventisette traspare nella pubblicità e nei nomi delle piazze. Nel segno della libertà di movimento. Anche se la piccola Repubblica fa ancora i conti con nostalgie e ricatti economici del grande Vicino russo
9 maggio, festa dell'Europa. Un'Europa spaventata davanti alla profonda crisi greca, che rischia di affondare altri paesi dell'area Euro. Oggi più di prima è ormai necessario riscoprire i valori ultimi dello stare insieme, ritrovare un patto politico alla base dell'unione istituzionale. Un editoriale
Parole come resistenza (alla barbarie) e liberazione (dai paradigmi del passato) possono diventare un progetto di cittadinanza europea e mediterranea, oltre le frontiere dell’ignoranza e della chiusura. Presso la Campana dei Caduti "Resistenze-Liberazioni" in occasione del 25 aprile. Un commento