Docente di serbo-croato presso la Scuola Interpreti e Traduttori di Trieste. Nasce nel 1968 a Zara e cresce a Dugi Otok. Ha alle spalle diverse esperienze di insegnamento della lingua croata sia a bambini che ad adulti. Sempre entusiasta di intrecciare relazioni con le diverse comunità presenti a Trieste, desidera trasmettere lo spirito di collaborazione e rispetto delle diversità anche ai suoi studenti.
Da Dugi Otok a Trieste
Sono nata nel 1968 a Zara e sono cresciuta a Dugi Otok. Ho lavorato a Zagabria come professoressa di lingua croata e per mezzo del Ministero dell'Istruzione sono venuta a Trieste, perché servivano insegnanti di croato con conoscenza dell'italiano per i figli degli immigrati croati. Ho superato il concorso e quindi ho passato diversi anni a Trieste come insegnante di lingua croata.
Esperienza come insegnante
Ho lavorato anche presso la Comunità croata come insegnante per bambini. Dal 1999 al 2003 ho insegnato ai bambini e agli adulti presso il Consolato e dal 2003 ad oggi lavoro alla Scuola Interpreti di Trieste. Sono arrivate diverse richieste di insegnamento della lingua croata soprattutto dagli sloveni che vivono qui e da coloro che dovevano utilizzare il croato per lavoro. Ho notato un forte interesse da parte della popolazione triestina così come da parte dei figli e nipoti di croati.
Presentazione del libro “I croati a Trieste”
Per me l'evento più significativo di questi anni è stata la presentazione del libro “I croati a Trieste” a cui ho contribuito, occupandomi della prefazione e del capitolo riguardante la Comunità croata, la sua nascita e le organizzazioni antecedenti, come la “Matrix Croatica” e l'associazione “Comitato pro Croatia”. È stato un grande progetto in cui abbiamo investito vari anni. Sin dall'inizio, ci siamo riuniti per decidere i temi da affrontare nella monografia, riuscendo a coinvolgere soprattutto esperti croati e triestini, e alcuni sloveni. Dopo aver raccolto i documenti di natura letteraria e storica, abbiamo tradotto i testi in italiano. Tutti noi siamo stati una sorta di redazione, soprattutto grazie al grande contributo di Marco Šare per la bibliografia e di Michele Treves per la traduzione e la revisione dei testi in italiano.
Croazia e prossimo ingresso nell'Ue
Credo che la Croazia sia già in Europa, e non penso che ci saranno delle differenze sostanziali con l'ingresso del nostro Paese nell'Unione europea; tuttavia, sul piano burocratico, noi croati saremo più agevolati rispetto ad adesso. Infatti, abbiamo ancora dei problemi con le tempistiche per l'ottenimento dei permessi di soggiorno; anche per me è stato un problema perché lavoravo con un contratto a tempo determinato e ogni anno dovevo rinnovare il permesso di soggiorno, con i relativi tempi di attesa.
Differenze linguistiche, oggetto di insegnamento
Oggi abbiamo ufficialmente quattro lingue standard: croato, serbo, bosniaco e montenegrino con delle differenze linguistiche che vengono discusse insieme al gruppo di studenti composto soprattutto da croati, serbi e bosniaci. Essendomi laureata nel '91 con il vecchio programma, conosco maggiormente tali differenze che sono soprattutto lessicali e che emergono tra persone di diverse generazioni. Gli studenti sono molto aperti e pronti ad accogliere nuove parole ed espressioni di altre varianti. A mio parere, per avere un quadro linguistico più completo, sarebbe meglio che ci fossero più docenti: ma oggi, con la crisi, è difficile assumere un professore croato, uno serbo, uno bosniaco e uno montenegrino. Per ora non sembra possibile, ma chissà in futuro...
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