Informazioni raccolte in occasione della "Giornata della Cooperazione italiana in Bosnia Erzegovina", organizzata per il 28 maggio 2021 dall'Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina, tra le realtà italiane che hanno condotto e conducono un’attività in Bosnia Erzegovina
Caritas diocesana di Pescia ha avviato la sua presenza nell’immediato dopoguerra insieme ad altre diocesi toscane, concluso intorno al 2005 e ripreso nell’anno delle alluvioni (2014), sempre insieme a Caritas italiana con l'obiettivo di sostenere le attività di ricostruzione, affiancamento all’integrazione e alla convivenza pacifica.
Nell'ambito di questo Gemellaggio comunitario con la Bosnia Erzegovina si sono svolti campi di volontariato di giovani italiani per la ricostruzione delle case affiancando i cittadini bosniaci, in particolare a Stup, quartiere di Sarajevo.
Il progetto punta ad una ricostruzione, ma oggi non si parla più di abitazioni: è legato all'ambito dei minori, il vero futuro del paese balcanico. L'Associazione, sostenuta dal Consiglio Interreligioso, ma anche da Caritas Bosnia e Caritas Italiana, organizza campi educativi per i ragazzi provenienti da famiglie disagiate e/o dagli orfanotrofi pubblici e privati della regione di Sarajevo.
Settori operativi
Assistenza sociale (sanitaria, psico-sociale, economica); giovani e società (scuola, lavoro, etc); riconciliazione (elaborazione del conflitto, confronto con il passato)
Contatti
Antonino Ruggiero
e-mail: ruggiero.antonino@gmail.com
Web: Caritas diocesana di Pescia
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