Registrazione dell'evento organizzato il 30 settembre 2020 da ISPI sulla recente recrudescenza del conflitto in Nagorno-Karabakh. Esperti d'area tra cui il nostro ricercatore Giorgio Comai analizzano le cause del conflitto, le possibili soluzioni e il ruolo degli attori regionali e internazionali, in primis Russia, Turchia e UE
In diretta ai microfoni di Radio Città Fujiko, Giorgio Comai di OBCT ha delineato la questione del Nagorno Karabakh dal crollo dell'Unione Sovietica ai tragici giorni di guerra di oggi (30 settembre 2020)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Tra Armenia ed Azerbaijan è conflitto armato lungo il confine dell’autoproclamata repubblica del Nagorno Karabakh. Quali le cause e gli interessi esterni coinvolti nell'analisi di Giorgio Comai di OBCT in onda su Radio Onda d'Urto (28 settembre 2020)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
È di nuovo conflitto aperto tra Armenia ed Azerbaijan lungo la linea di contatto che divide l’Azerbaijan dall’autoproclamata repubblica del Nagorno-Karabakh. Sono tutt'ora in atto scontri armati che vedono coinvolti mezzi pesanti, fanteria e artiglieria.
Dalla mattina del 27 settembre è di nuovo scontro armato tra Armenia e Azerbaijan lungo la linea di contatto tra quest'ultimo e l’autoproclamata repubblica del Nagorno Karabakh. Già decine i morti tra i quali alcuni civili. In diretta a Rai Radio3 Mondo, Giorgio Comai di OBCT (28 settembre 2020)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Un anno e mezzo dopo il cessate il fuoco Azerbaijan e Armenia hanno ripreso il conflitto armato. Secondo gli esperti si tratta della peggiore escalation di sempre. Gli appelli internazionali rimangono inascoltati mentre le parti in conflitto si accusano reciprocamente
Il 14 aprile scorso si è votato in Nagorno Karabakh per il secondo turno delle presidenziali. L’ex primo ministro Arayik Harutyunyan, sarà il nuovo presidente de facto. Il voto non è riconosciuto fuori dai confini dell’Armenia ed è ritenuto illegale dal vicino Azerbaijan
Nonostante la pandemia di coronavirus, le autorità de facto del Nagorno Karabakh hanno deciso di andare al voto il 31 marzo per le elezioni parlamentari e presidenziali. Il Covid 19 non è riuscito - del resto - a fermare nemmeno la guerra