25 settembre 2017
Difendere giornalisti in pericolo: Conferenza ECPMF a Lipsia

Come reagire alle sempre più numerose minacce contro i giornalisti e alle frequenti violazioni della libertà dei media in tutta Europa? Il 5 ottobre 2017, a Lipsia, ECPMF organizza una conferenza su questi temi

Procedimenti penali a carico di giornalisti in Turchia, attacchi a operatori dei mezzi d’informazione in Ungheria, Polonia e Ucraina. E ancora, accreditamenti ritirati al Vertice G20 e molestie giornaliere tramite violenza verbale ed espressioni di odio. I media e il lavoro dei giornalisti sono sottoposti a minacce ricorrenti in tutta Europa.

Per individuare soluzioni pratiche per reagire a queste diverse minacce, il Centro Europeo per la libertà di stampa e dei media (ECPMF) organizza la conferenza "Difendere giornalisti in pericolo: solidarietà, sostegno e protezione”, che si terrà a Lipsia il 5 ottobre 2017. 

Le voci e le esperienze di giornalisti che hanno subito minacce, di esperti di altro profilo, di politici e di organizzazioni che operano a sostegno della libertà dei media, si discuterà di come fornire sostegno e contrastare le forme di pressione che vanno a detrimento della libertà dei mezzi di informazione. 

Fra i temi trattati, in particolare, si metteranno in luce le forme di assistenza legale e le opportunità di trovare rifugio all’estero per operatori dei mezzi d’informazione minacciati. Si affronterà inoltre il tema delle misure politiche necessarie per migliorare la situazione attuale.

Il relatore principale sarà il rappresentante dell’OSCE per la libertà dei media, Harlem Désir.

La partecipazione alla conferenza è gratuita ma è richiesta la prenotazione. Informazioni dettagliate sul programma, i luoghi e gli orari dell'evento sono disponibili sul sito dedicato alla conferenza .

 

 

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del progetto European Centre for Press and Media Freedom, cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto