Dieci anni tra guerra e cooperazione. Convegno annuale di Osservatorio Balcani
La tragedia balcanica ha rappresentato negli anni ’90 non solo l’onda lunga del ventesimo secolo ma anche e soprattutto l’altra faccia della globalizzazione. Una dimensione dei conflitti che ha le proprie radici nel cuore del ’900, ma che trasuda modernità nell’intreccio fra economia e criminalità come nel ruolo manipolatorio dell’informazione.
Le guerre di questi dieci anni, dalla Bosnia al Kosovo, dalla Croazia alla Macedonia, hanno perciò ancora bisogno di essere rilette e capite, perché non parlano solo del passato recente dell’Europa ma anche del suo futuro prossimo.
In particolare, vogliamo riconsiderarle a partire dallo sguardo delle migliaia di persone che in questi dieci anni hanno attraversato i Balcani portando aiuti umanitari, costruendo progetti di cooperazione e tessendo reti di dialogo e di diplomazia dal basso.
Anche in questo vasto mondo della solidarietà e dell’impegno, la tragedia jugoslava ha mostrato la sua ambiguità, rappresentata dallo straordinario numero di iniziative e relazioni di pace costruite negli anni e, insieme, dall’insostenibile leggerezza di molta cooperazione internazionale.
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Il documento conclusivo. Dieci anni tra emergenza e sperimentazione