Un cane che si mangia la coda
Tassinari dice che si deve per forza seguire la consequenzialità tra stabilizzazione prima e associazione poi. Ma sono dell'idea che la prima sarà tanto più ricercata con costanza e con serie scelte politiche interne di ciascun paese dei Balcani, se si darà loro un reale traguardo da raggiungere. Quante volte si è detto, ad esempio alla Croazia, fate così e così che tra due... tre... etc anni entrerete? Quanto continuare a calcare la mano sulle richieste, tra standard, consegna dei ricercati per crimini, ritorno dei profughi, ha in realtà creato nel paese malumore se non ulteriore destabilizzazione e senso di esclusione? E perché allora non si è fatto lo stesso con la Serbia, alla quale si è concessa la liberalizzazione dei visti, nonostante Mladic sia ancora latitante? Dunque sì per il 2014 in un ottica di politica europea forte, decisa e che soprattutto ha il compito e il dovere di mantenere le promesse. E così essere credibile in un momento di profonda crisi, ancora prima che economica, politica.