13 ottobre 2014

di Paolo Cossi
casa editrice: Hazard Edizioni
anno di pubblicazione: 2014
pagine: 90 a colori,
prezzo: 10,00 euro

Il racconto di Paolo Cossi inizia con un omaggio a Ernst Friedrich e una visita all’Anti-Kriegs Museum (Museo contro le guerre) da lui fondato a Berlino nel 1924. Il protagonista, Nicolaj, in visita al museo nel 1932, riconosce tra i volti sfigurati dei soldati feriti in guerra, ritratti in alcune foto esposte, quello di un soldato, Franz Damman, incontrato sul fronte galiziano, che gli aveva mostrato i suoi “disegni di cose sperate” per quando la guerra fosse finita e letto frammenti di lettere della moglie, dai quali trapelava tutto il dramma suo e del loro paese, Caoria, rimasto nella “terra di nessuno” tra le linee nemiche, e i cui abitanti erano stati deportati nei campi profughi di Mitterndorf, in Austria e Manduria, in Italia.
La situazione e il destino delle popolazioni dei piccoli paesi di confine affiorano in tutta la loro durezza dallo sfondo di atrocità della guerra mondiale denunciate con forza da Friedrich.

Completa il volume una selezione di pannelli della sezione della mostra "Il fronte di fronte" dedicata all'illustrazione negli anni della guerra 1914-18, sui manifesti e i periodici dell’epoca, e in particolare sui “giornali di trincea” promossi dal servizio Propaganda del Ministero della guerra.

 

Paolo Cossi, Pordenone, 1980. Ha ricevuto il premio “Albertarelli” nel 2004 come miglior giovane autore italiano; nel 2009, per Medz Yeghern, il premio “Condorcet-Aron per la democrazia” dal Parlamento della comunità francese del Belgio e il premio “Diagonale” come miglior albo straniero pubblicato in Belgio nel 2009.
I suoi libri sono stati tradotti in Francia, Belgio, Spagna, Olanda, Norvegia e Corea.