3 luglio 2014
di Arben Dedja
casa editrice: Besa editrice
anno di pubblicazione: 2014
collana: Nadir 16
pagine: 112
prezzo: 12,00 euro
Il libro, pubblicato per la prima volta a Tirana nel 2011, segna il debutto in prosa di Arben Dedja. Con una sintassi particolare, quasi allergica al punto fermo, e uno stile tagliente, l’autore porta in scena improbabili quadri di partito, acclamatori un po’ matti, coristi stonati, chirurghi distratti, magazzinieri svitati e un pugno tragicomico di ex agenti segreti del regime. Tutti protagonisti di storie dissacranti e intrise di umorismo nero, che si comportano come ombre impaurite e vaganti di una realtà grottesca, passata oppure attuale.
Arben Dedja è un chirurgo albanese che vive in Italia dal 1999. Lavora come ricercatore precario presso l’Università degli Studi di Padova, dove si occupa di trapiantologia e cellule staminali. In Albania ha pubblicato due libri di poesie e alcuni di traduzioni poetiche (Guido Cavalcanti, William Blake, Umberto Saba, Sylvia Plath e Miroslav Holub). Autotraducendosi, ha pubblicato suoi testi anche in Italia, in riviste cartacee, e-zine e siti internet. Tra i più recenti, La manutenzione delle maschere (Bologna 2010).