18 maggio 2009

Anna Politkovskaja è stata la giornalista russa più famosa del mondo in quanto si è opposta platealmente al regime instaurato da Vladimir Putin. Laica e disincantata, nelle sue inchieste non temeva di schierarsi.

Scegliendo sempre i più deboli e indifesi, è finita dalla parte dei ceceni, come testimone credibile proprio perché non si limitava a fare da spettatrice. Per questo Anna è stata uccisa a Mosca, in pieno giorno, il 7 ottobre 2006. Finora il suo delitto è rimasto impunito, soprattutto rispetto ai mandanti.

Ma Anna Politkovskaja non è stata l'ultima: far tacere il dissenso è la tecnica che tutti i totalitarismi hanno usato. Dopo di lei, un giovane avvocato e una giovanissima cronista sono stati freddati a Mosca perché si occupavano di Cecenia. Nel volume ne è riportato l'elenco tragicamente completo: fino alla pubblicazione, infatti, un'altro giornalista e attivista dei diritti umani è stato ucciso il 29 marzo 2009.
Tuttavia, nel caso di Anna Politkovskaja, la sua voce chiara, la sua prosa limpida, la sua gentilezza hanno fatto raccogliere in molte parti del mondo la sua sfida. Oggi la Politkovskaja è rispettata e amata ormai come un simbolo, malgrado non volesse essere un'eroina ma fare solo il suo mestiere.

Andrea Riscassi, anch'egli giornalista, è uno dei fondatori dell'associazione «AnnaViva» nata per onorare la memoria della Politkoskaja. In questo libro ne ricostruisce la storia personale e, soprattutto, di cosa scriveva e come interpretava il giornalismo.

Anna è viva. Storia di Anna Politkovskaja una giornalista non rieducabile
di Andrea Riscassi
anno di pubblicazione: 2009
collana: Saggi
casa editrice: Edizioni Sonda