25 agosto 2016
di Elvira Mujčić
casa editrice: Elliot edizioni
collana: Scatti
pagine: 152
prezzo: 13,60 euro
Nella famiglia di Lania, la nonna rappresenta il solido fulcro intorno al quale ruota l’asse familiare. Un giorno la donna chiede di poter essere sepolta un domani nella sua terra, ma la faccenda non è così semplice e dà origine a una catena, al limite del comico, fatta di manovre, equivoci, scontri e progetti che terranno tutti occupati per mesi. Eppure, quando sette anni dopo la morte arriva davvero, la macchina organizzativa, così a lungo oliata, s’inceppa via via in modo grottesco e inaspettato. Perché non si tratta di una famiglia qualsiasi ma di esuli fuggiti dalla Bosnia in guerra ed emigrati in Italia negli anni Novanta, che hanno portato con sé un’eredità ricca di memorie e resistenza ma anche il peso di una tragedia taciuta e mai superata. Il ritorno in patria per Lania, sua madre e i suoi due fratelli, al seguito del feretro verso la terra natia, si trasforma così in un viaggio a ritroso nel tempo, costellato di incontri bizzarri e di imprevisti, in una migrazione al contrario che ha come destinazione la riconquista della propria storia e di una nuova vita.
Elvira Mujčić, nata nel 1980 in Serbia, ha vissuto in Bosnia, in Croazia e infine a Roma, dove abita tuttora. Interprete e traduttrice, ha pubblicato i libri "Al di là del caos", "E se Fuad avesse avuto la dinamite?", "Sarajevo: la storia di un piccolo tradimento" e "La lingua di Ana" per Infinito edizioni.