18 gennaio 2011

di Stelio Mattioni
casa editrice: Zandonai
anno di pubblicazione: 2010
collana: I Fuochi
pagine: 144
prezzo: 15,00 euro

Dolodi è un vecchio intrigante, colto e squattrinato, che irretisce il giovane Emilio convincendolo, nonostante i timori della moglie, ad acquistare la sua grande e fatiscente casa, che sorge isolata a ridosso del confine di Stato e su cui gravano oscure ipoteche. Il trasferimento della coppia dalla città sull’Altipiano porta con sé un forte senso di inquietudine: la casa suscita l’impressione di una minaccia incombente, diventa un fortino da cui non si esce e in cui non si può entrare, un labirinto nel quale precipitano angosce e forze malvagie. Ad accrescere questa sensazione di ineluttabilità, magistralmente resa dalla penna di Mattioni, i paletti che segnano la vicina frontiera vengono spostati nottetempo da mani ignote, quasi il confine volesse impossessarsi della casa e dei suoi abitanti, stringendosi intorno a loro come un laccio. E per liberarsene ciascuno dovrà sacrificare una parte di sé.

Stelio Mattioni (1921-1997), triestino, ha trascorso l’intera vita nella sua città natale lavorando presso una raffineria, prima come impiegato poi in qualità di dirigente, e coltivando parallelamente la passione per la scrittura. Scoperto da Roberto Bazlen, dopo l’esordio letterario con il romanzo Il sosia (Einaudi, 1962) ha pubblicato tra la fine degli anni sessanta e i primi anni ottanta cinque volumi per la casa editrice Adelphi che lo hanno collocato di diritto tra i più originali e dotati scrittori italiani. Apprezzato, fra gli altri, da Magris e Raboni, è stato spesso accostato a Buzzati per la ricchezza e l’enigmaticità del suo mondo fantastico, e a Pirandello per le sue storie segnate dall’inesorabile affiorare dell’assurdo nel reale. Ha collaborato, come giornalista e sceneggiatore, a giornali, riviste e radio, e preso parte attivamente alla vita culturale della propria città. La sua Storia di Umberto Saba (Camunia, 1989) rimane tuttora la migliore biografia del grande poeta triestino.