24 maggio 2016

di Gianluca Grossi
casa editrice: Odoya
anno di pubblicazione: 2016
collana: Odoya library
pagine: 319
prezzo: 22,00 euro

L'Europa dell'Est e le estreme regioni occidentali dell'Asia rappresentano una delle realtà musicali più affascinanti ed eterogenee del pianeta, dove convergono numerosi generi, figli di culture diversissime fra loro, influenzate da Occidente e Oriente. Eppure ne sappiamo poco, o nulla, ma non è mai troppo tardi per superare quest'impasse e scoprire che anche i paesi dei Balcani e del Caucaso hanno molto da dare e comunicare, avendo conferito i natali ad artisti talentuosi e innovativi in grado di realizzare capolavori che nulla hanno da invidiare ai titoli più blasonati della discografia mainstream. Ogni nazione ha il suo strumento etnico d'elezione: il bouzouki in Grecia, la çftelia in Albania, la tamburica in Croazia, la gusle in Bulgaria e Macedonia; il gardon in Romania... Di conseguenza si sono creati generi ibridi, perfettamente in equilibrio fra il desiderio di sperimentazione della musica moderna e la solidità culturale di quella autoctona. Dal duduk armeno alle sevdalinke bosniache, passando per il festival dei dervisci e le performance del Coro delle Voci Bulgare, fino alla contagiosa allegria della Fanfare Ciocàrlia e al virtuoso del cimbalon Toni Iordache. Un percorso impreziosito da interviste esclusive che si snoda di nazione in nazione, senza dimenticare i musicisti che hanno fatto breccia nella discografia occidentale: Bregovic, Kusturica, Demis Roussos, Vangelis...

 

Gianluca Grossi lavora come giornalista scientifico per i principali quotidiani e riviste nazionali. Cura diversi blog, fra cui "Spigolature Scientifiche", da lui creato nel 2008. Ha scritto di musica per Buscadero, Rolling Stone e collabora regolarmente con Osservatorio Balcani e Caucaso; nel 2012 ha pubblicato "La musica dell’assenza" (Arcana) e "Guida alla musica francese" (Odoya, 2014). Suoi lavori di narrativa sono apparsi sulle riviste letterarie Inchiostro e Prospektiva. Suona e canta nella band folk-rock Radio Corneliani.