24 maggio 2011
di Andrea Martocchia
casa editrice: Odradek
anno di pubblicazione: 2011
pagine: 342
prezzo: 23,00 euro
prefazione di Davide Conti
"Che ci facevano questi Jugoslavi in Italia?".
Da tale domanda, apparentemente ingenua e disarmante, prende le mosse una minuziosa ricostruzione delle attività militari accadute sull'Appennino e sul versante del basso-adriatico, grazie a testimonianze e documenti la cui dispersione ha accompagnato la rimozione dell'intera vicenda.
Non erano certo invasori. Questi jugoslavi erano i prigionieri rinchiusi nei quasi duecento campi di detenzione fascisti in Italia (Renicci, Colfiorito, Corropoli...) fino all'8 Settembre del 1943 e che, una volta liberatisi, dettero un contributo efficace e decisivo alla Resistenza antifascista e antinazista italiana, irradiandosi dalla Toscana, all'Umbria, alle Marche, all'Abruzzo fino alla Puglia.
La ricerca inoltre individua il ruolo strategico della Puglia come “duplice retrovia” anche in relazione alle parallele vicende belliche nei Balcani; ruolo finora noto solo a pochi specialisti e in modo frammentario. Infatti, mentre in Puglia si costituivano brigate dell'EPLJ - Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia -, gli evasi jugoslavi dai lager della penisola animavano la lotta di Liberazione proprio nelle sue prime fasi lungo la dorsale appenninica, con episodi rilevanti, soprattutto in Umbria e nelle Marche, lasciando sul campo più di mille tra morti e dispersi.
Qui gli “slavi” - già esperti di guerriglia e fortemente motivati alla lotta antifascista per quanto avevano subito nelle loro terre - furono presentiquasi ovunque, costituirono proprie formazioni e presero parte alle azioni più importanti.
Nella ricerca sono inoltre discusse le ragioni politico-storiografiche di questa rimozione, così da fornire un importante contributo al dibattito metodologico sulla storia della Resistenza poiché si oltrepassa la chiave di lettura nazionale, solitamente schiacciata sul rapporto CLN-monarchia-Alleati.
Andrea Martocchia, Dottore di Ricerca in Fisica, attualmente si occupa di storia dell'astronomia, astrofisica, fisica acustica e ambientale. Studioso di storia dei paesi slavi, ha scritto numerosi saggi sulla storia recente dei Balcani e in particolare delle repubbliche jugoslave.