9 ottobre 2009
di Herta Müller
casa editrice: Keller
anno di pubblicazione: 2008
collana: Vie
pagine: 256
In una Romania degli anni Ottanta, quasi sospesa nel tempo, quattro giovani si ritrovano uniti dal suicidio di una ragazza di nome Lola.
Da quel dolore e dalla consapevolezza di vivere in un Paese sottomesso alla dittatura, scaturisce un comune anelito di libertà che si nutre di letture e pensieri proibiti. Ben presto però i quattro devono fare i conti con l'onnipresenza del terrore. Agli interrogatori sistematici della polizia segreta, ai pedinamenti e agli atteggiamenti intimidatori segue la perdita del lavoro e, quand'anche si riesca a espatriare, ecco che le minacce proseguono e la morte ritorna sotto forma di misteriosi suicidi. In tutta questa oscurità, l'amicizia e l'amore sopravvivono.
Grazie a uno stile evocativo e immaginifico, Herta Müller - che come la protagonista del romanzo appartiene a una minoranza di lingua tedesca della Romania - riesce a trovare e far scaturire la poesia persino dal degrado materiale e spirituale di un'intera nazione.
Herta Müller. È nata nel 1953 in un villaggio di lingua tedesca nel Banato rumeno.Dopo aver rifiutato di cooperare con la Securitate, la polizia segreta del regime di Ceausescu, perse il lavoro e le fu impedito di pubblicare. Nel 1987 riuscì a emigrare in Germania. Con "Il paese delle prugne verdi" si è aggiudicata, nel 1998, l'Impac Dublin Literary Award al quale si sono aggiunti, successivamente, numerosi altri riconoscimenti tra cui il Premio Kleist, il più prestigioso premio letterario tedesco, il Premio Joseph Breitach, il Premio Franz Kafka, il Premio Konrad Adenauer, il Premio letterario europeo "Aristeion" e il Premio Nobel per la Letteratura assegnato alla scrittrice nel 2009.
Herta Müller è oggi considerata una delle voci più importanti della letteratura in lingua tedesca.